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Fashion Open Studio 2022: una settimana di moda sostenibile

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Giorgia Barbiero

Il 2022 è ormai arrivato, portando con sé una marea di opportunità al fine di far progredire ulteriormente lo sviluppo di iniziative che promuovono la sostenibilità in tutti gli aspetti, ma soprattutto nella moda. Uno dei punti forti della moda sostenibile è la Fashion Revolution Week, che ritorna ogni anno tra la metà e la fine di aprile. Fashion Open Studio 2022 è il modo in cui questa organizzazione intende concentrarsi sugli esponenti dell’industria della moda sostenibile; in particolare su coloro che stanno facendo uno sforzo per costruire un sistema di produzione, di marketing e di vendita più responsabile.

Fonte: gentile concessione di Freitag.

Cos’è Fashion Open Studio?

La prima edizione di Fashion Open Studio si è tenuta nel 2017; da allora, molti designer, produttori e brand emergenti hanno deciso di candidarsi ai suoi bandi ed eventi. In questo modo, tutti coloro che sono interessati alla moda sostenibile possono, durante la Fashion Revolution Week, conoscere più da vicino e celebrare le persone che fanno parte di questo nuovo modo di intendere la produzione e il consumo della moda. Dare un volto e una voce a coloro che creano la moda è il modo perfetto per aumentare la consapevolezza sulla sostenibilità.

Fonte: gentile concessione di Freitag.

Come sarà la convocazione del 2022?

Più passano gli anni, più la gente diventa consapevole del consumo etico della moda. Allo stesso tempo, i temi che la Fashion Revolution affronta durante Fashion Open Studio stanno diventando sempre più vari. Nel 2022 sentiremo parlare di argomenti diversi come la moda circolare, i modelli di produzione sostenibili e redditizi così come la gestione dei rifiuti.

La gestione dei rifiuti, la grande dimenticata

Affinché un brand possa essere considerato veramente sostenibile, è essenziale che i professionisti che lo gestiscono abbiano pensato a tutti i modi possibili per ridurre l’impatto ambientale della loro attività produttiva. Le tecniche di marketing tendono a concentrarsi solo su ciò che ha a che fare con il prodotto finale, come il materiale con cui è fatto un indumento, ma in realtà esistono molti aspetti della produzione che non si vedono nel prodotto finale, ma che però sono importanti da curare. La gestione dei rifiuti è uno di questi.

Brand come SKFK progettano già i loro modelli per adattarsi al meglio alla quantità di tessuto che hanno a disposizione, e si assicurano che il poco scarto che rimane venga riutilizzato o riciclato nel modo giusto. Inoltre, sempre più stilisti emergenti, nel tentativo di combinare sostenibilità e risparmio, chiedono ad altri brand di dar loro gli avanzi delle loro collezioni in modo che non vengano scartati.

Produzione di tessuto compostabile. Fonte: per gentile concessione di Freitag.

Ovviamente, è praticamente impossibile non generare rifiuti durante la produzione di un’intera collezione di moda. Per questo è importante scegliere tessuti biodegradabili o compostabili per la creazione di questi capi, poichè in questo modo sia il produttore che il consumatore possono smaltire questi tessuti senza causare gravi danni al pianeta. Il cotone o il lino sono due dei tessuti più facilmente biodegradabili; impiegano solo pochi mesi per scomparire completamente. Tuttavia, se sono tinti, possono essere inquinanti per l’ambiente.

Fortunatamente, marchi come Freitag hanno deciso di sviluppare il proprio tessuto compostabile, F-Abric, e di utilizzarlo nei loro capi. In meno di sei mesi, i capi si decompongono completamente e diventano parte dell’humus, poi utilizzato per fornire sostanze nutritive al terreno. “I materiali sono realizzati in fibra di bast, canapa e lino, così come in Modal. Tutte queste risorse sono coltivate nel suolo europeo e non danneggiano l’ambiente, né richiedono grandi quantità di acqua per crescere”, afferma la direzione di Freitag. “Inoltre, è un prodotto di prossimità, poiché tutte le fasi di produzione si svolgono in un raggio di 2.500 chilometri dalla nostra fabbrica di Zurigo”.

Molti potrebbero trovare curioso il fatto che gli indumenti si rompano così facilmente. Qualcuno potrebbe anche pensare che un tale tessuto non possa essere durevole, ma Freitag ha fatto in modo che i loro capi siano molto durevoli: “Il nostro F-Abric è stato testato per molti mesi per resistenza, comfort e molte altre qualità. I risultati dei test sono stati ottimali”.

Un evento da non perdere

L’organizzazione di Fashion Open Studio sta già selezionando tutti i nuovi agenti che hanno voluto candidarsi per il bando del 2022. Molto presto saremo in grado di scoprire l’agenda completa degli eventi che Fashion Revolution preparerà per la sua settimana più importante. Tra i brand che hanno già aderito a Fashion Open Studio ne abbiamo diversi di origine latinoamericana come Anciela, Caralarga o Munay Sisters.

Seguire i social network di Fashion Revolution è il modo migliore per tenersi aggiornati su tutte le novità di Fashion Open Studio 2022. Tutti gli appassionati di moda e tendenze stanno segnando i loro calendari per gli ultimi giorni di aprile, per non perdere nessuno dei grandi eventi che saranno organizzati durante una delle settimane più importanti dell’anno per l’industria della moda.