Intervista a Marina Spadafora

Qualche giorno fa abbiamo avuto un ospite speciale nel nostro spazio per le interviste dal vivo su Instagram, sto parlando di Marina Spadafora, con lei abbiamo trattato come punto principale “La rivoluzione della moda in Italia” e abbiamo potuto apprezzare il suo punto di vista sullo sviluppo e la proiezione di questo argomento.

Sicuramente a chi è italiano questo nome non sarà sconosciuto, tuttavia voglio parlarvi un po ‘della sua biografia prima di ricapitolare l’intervista e i suoi punti principali.
Marina è un’ambasciatrice della moda; Nel corso della sua carriera, ha collaborato con diverse prestigiose case di moda come; Ferragamo, Prada, Miu Miu e Marni e il suo marchio con lo stesso nome ed è stata la portavoce di marchi e progetti con una visione sociale come: Cangiari e la sua iniziativa socialmente responsabile con sede a Cabria, attiva nella lotta contro la mafia, è stata anche direttore creativo di “Auteurs du Monde”, con una collezione prodotta interamente da artigiani del Sud-est asiatico, dell’Africa e del Sud America, in cui tutti i produttori appartengono all’Organizzazione mondiale del commercio equo e solidale.

Il suo lavoro ha un forte orientamento sociale e ambientale, infatti il ​​suo motto è “Moda con una missione”.
Attualmente è coordinatrice di Fashion Revolution Italia e grazie alla sua carriera nel mondo della moda sostenibile ha scritto il libro “La rivoluzione inizia dal tuo armadio” insieme alla giornalista Luisa Ciuni.

Nella nostra intervista uno degli argomenti che affrontiamo è il ruolo che l’Italia svolge come paese che crea moda e tecnologia sulla strada della sostenibilità, Marina spiega che appartenendo al movimento Fashion Revolution dal 2014 solo un anno dopo l’incidente di Rana Plaza, è stato in grado di verificare come è cresciuto l’interesse delle persone su questo tema e anche dal punto di vista del governo, dal momento che le leggi per lo smaltimento dei tessuti sono state riviste, per non parlare dell’elevata domanda di tessuti di origine italiana, sia grazie alla sua qualità come per le certificazioni che il prodotto ha.


È anche importante capire di cosa hanno bisogno gli imprenditori per stabilire regole più amichevoli con il pianeta? La sua risposta fu chiara e precisa; Abbiamo bisogno di leggi imposte dal governo e che queste siano rispettate ed implementate, inoltre ci parla dello sforzo che viene applicato da varie associazioni tra cui Fashion Revolution per approvare un pacchetto di leggi per regolare i tessuti.

Ma proprio come gli imprenditori devono implementare processi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente, è necessario che anche il consumatore applichi questo concetto quando acquista un prodotto, Marina ci dice che questo è esattamente ciò che si sta cercato in questo momento, sensibilizzare alla popolazione del potere che ha nelle loro mani per effettuare acquisti più intelligenti e responsabili.
Ci ha anche raccontato un po ‘del suo libro (che personalmente cercherò appena torno in Italia), in questo lavoro possiamo trovare una guida per coloro che vogliono far parte di un sistema di moda più rispettoso e consapevole, sia come consumatore che come produttore.
Spero che questo estratto ti sia stato utile per voi, se vuoi vedere l’intervista completa lascio qui il link.