La piattaforma più importante per l’abbigliamento maschile a livello mondiale è senza dubbio Pitti Uomo, tappa obbligata per; buyer, editori, coolhunters, influencer e professionisti del settore della moda. La sua edizione estiva Pitti Uomo 96 ha chiuso ieri 14 di Gugnio con 14.000 visitatori e 18.500 compratori; chiaramente non potevamo mancare ad un evento così importante.
La sostenibilità è diventata una tendenza e non può essere assente in nessuna fiera della moda. In questa occasione ritorno con un impatto molto positivo dell’esperienza, in quanto ho trovato marchi molto impegnati per l’ambiente. Devo anche dire che c’è una gestione più chiara e più dettagliata delle informazioni dei processi subiti da questi prodotti che vengono offerti come ” green”. Nei prossimi giorni parlerò dei marchi che porto questa volta al blog; per fortuna sono diversi, tuttavia, fare un confronto generale della fiera rappresenta una percentuale molto bassa, ma come dico sempre è l’inizio.
Esemplare
Marchio italiano, i suoi capi sono stati progettati appositamente per uomini e donne che viaggiano costantemente e hanno bisogno di comfort e qualità. Motivi per cui utilizzano una tecnologia all’avanguardia combinandola con i nuovi processi di sostenibilità come il riciclaggio. Ciò che principalmente prendo in considerazione per questo marchio è l’onestà del prodotto e dei suoi creatori; con ciò intendendo che non tutti i suoi prodotti provengono dalla gamma di riciclaggio, la sua attuale collezione contiene meno di un quarto di tali capi, tuttavia la sua produzione totale è sostenibile al 45% poiché ha la certificazione SA8000 che viene concessa alle aziende che lavorano con responsabilità sociale; questo significa che coloro che fanno parte di questa azienda hanno salari equi e lavorano in condizioni adeguate, è importante menzionare anche che questa società è animal free.
Tornando ai capi realizzati con il riciclaggio; Esemplare è una delle aziende che lavora con materiali ottenuti da bottiglie riciclate e con riempitivo THERMORE ECODOWN®, che è un riempitivo high-tech che garantisce resistenza termica e durata. Usano anche il cotone, che in futuro deve essere sostituito con cotone riciclato. Vogliono anche includere altri materiali come; lana e filati per renderli allo stesso modo come risultato del processo di riciclaggio al fine di ottenere un prodotto verde al 100%.
Save the Duck
Un marchio non poteva non menzionare, anche se ne avevo già parlato in un altro articolo precedente in modo più dettagliato.
Penso che sia uno dei più impegnati per l’ambiente, motivo per cui la sua attuale collezione SS20 è ricca di varietà e sostenibilità. Per coloro che non hanno letto il mio articolo su di loro lascio il link.
Parte delle informazioni raccolte a Pitti Uomo è che l’azienda ha collaborazioni importanti come “10 Rivers 1 Ocean” in cui l’esploratore italiano Alex Bellini navigerà tra i 10 fiumi più inquinati del mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare e dimostrare l’importanza di prendersi cura del nostro ecosistema.
Un’altra importante collaborazione è con il movimento Sea Shepherd per la conservazione degli oceani e della fauna marina, da qui la sua omonima collezione.
Poiché sappiamo che l’eccesso di plastica e la sua errata eliminazione stanno contaminando i nostri oceani, e sebbene sia prezioso che molte aziende si impegnino a ripulire i mari e utilizzino questa risorsa come materia prima per fomentare un’economia circolare, è triste ammettere che non è abbastanza abbiamo sottoposto il nostro pianeta a un processo di inquinamento così grande che la decontaminazione richiede diverse misure di azione.
Fiorio Milano
Questo mi porta al prossimo marchio, anch’egli di origini italiane, storico per la produzione di cravatte e sciarpe, ora anche dei costumi da bagno maschili, ora di proprietà del gruppo Canepa, una coalizione che ha inserito nel settore della sostenibilità al marchio, poiché Canepa (azienda di produzione tessile) è proprietaria del brevetto SAVEtheWATER® – Kitotex® insieme ai laboratori CNR-Ismac de Biella. Cosa significa? Bene, questo significa che l’uso di acqua viene ridotto fino al 90% e fino al 60% di energia, oltre alla non emissione di CO2 e all’eliminazione totale di PVA (metacrilammide e polivinilico), in altre parole plastica disciolta, nel processo di preparazione dei filati alla tessitura.
“Tutto questo è possibile grazie all’utilizzodell’esoscheletro dei crostacei, scarto dell’industria alimentare, da cui si ricava il “chitosano”, una sostanza organica biodegradabile e atossica, che oltre a quanto elencato sopra, permette di tagliare drasticamente l’uso di detergenti, sbiancanti e altri agenti chimici, utilizzati invece nelle lavorazioni abituali. “(CS Canepa Green Press Report)
Il beneficio di questo processo non è soltanto ambientale è anche a favore della salute del consumatore poiché fornisce proprietà batteriostaticità e anti-acaro.
Yatay
Italia è famosa nel mondo intero per le sue calzature ed giustamente di questo prodotto che tratta il marchio che vedremo a continuazione. Yatay è nato nel 2018 dopo due anni di ricerca e sviluppo, il suo nome stato ispirato alla palma Butia Yatay, questo non significa che i suoi prodotti o tutti loro siano realizzati con questa fibra. Il suo rapporto è più con gli animali sono scarpe prive di crudeltà sugli animali inoltre parole, sono vegani e approvati da Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), oltre ad avere la collaborazione di OneTreePlanted, il che significa che per ogni paio di scarpe vendute viene piantato un albero. Una cosa che mi è sembrato molto interessante è che mostrano la percentuale di sostenibilità e la composizione di ogni pezzo che compone la scarpa sul loro sito Web. Questo fornisce una maggiore certezza di ciò che viene acquistato.
Chimborazo Milano
Sebbene se l’estate è quasi finita, è un marchio italiano che sicuramente che vorrai conoscere. Ha ispirato il suo nome nel freddo vulcano dell’Ecuador nonostante sia un brand beachwear, la sua responsabilità per l’ambiente deriva dal suo materiale poiché i suoi prodotti sono fabbricati in microfibra di poliestere e una miscela di poliestere con elastan che provengono dal riciclaggio di bottiglie di plastica. Riflettono il loro impegno per l’area marina italiana a sostegno di progetti come; Salvaguardia e protezione di Pinna Nobilis e supporto a Marina Protetta di Torre Guaceto.
Franco Ferrari
Un articolo ideale per la prossima stagione. Parliamo di sciarpe e scialli; La società che vedremo a continuasione fa parte del gruppo Achille Pinto SpA, ci troviamo di nuovo di fronte a un’azienda italiana che combina artigianalità e tecnologia, i suoi prodotti sono realizzati con materiali di prestigio come seta e lana e sono stampati digitalmente, ma le finiture e i dettagli come ricami e applicazioni sono realizzati a mano nel suo laboratorio.
È importante ricordare che il gruppo Achille Pinto SpA ha le certificazioni di 4sustainability Ckemical Managment Protocol, FSC, GRS (Global Recycled Standard) e Bureau Veritas, sottolineo queste certificazioni perché è importante che noi consumatori le conosciamo per comprendere i diversi processi di sostenibilità che un’azienda può avere, in questo caso ci troviamo di fronte a un marchio che offre sostenibilità in molti dei componenti che agiscono durante la produzione di un articolo, come l’inclusione di sub-ministri di energia elettrica da fonti rinnovabili certificate, il riciclaggio degli imballaggi, la responsabilità aziendale con personale e partecipazione a progetti come lo studio di micropolutanti nelle acque reflue.
GAS
Infine, voglio parlarti di, un marchio italiano un po più di anni nel mercato della moda dei precedenti, probabilmente per questo motivo lo sanno già, anche dal momento che ha una maggiore varietà di articoli. Hanno voluto focalizzare la sostenibilità sull’uso di materiali organici fornendo tali materiali da produttori / fornitori con la certificazione GOTS (Global Organic Textile Standard), uno dei quali Candiani Denim società di produzione tessile ugualmente italiana, che realizza prodotti di alta gamma dotata di impianti industriali a basso impatto ambientale che limitano le sostanze inquinanti, riducono le emissioni di CO2 e producono un notevole risparmio e recupero dell’acqua utilizzata nei cicli produttivi.
La fase di tintura utilizza una nuova sostanza di origine naturale, atossica, biocompatibile e biodegradabile, conforme alle linee guida dalla campagna DETOX di GREENPEACE che migliora il fissaggio dell’indaco nel tessuto limitando notevolmente l’utilizzo di acqua ed energia. Gli accessori fanno uso di materiali responsabili: riciclati, di origine naturale e a basso impatto ambientale. Bottoni e rivetti sono in metallo “No Impact” che rinuncia a prodotti chimici di sintesi e utilizza solo vernici all’acqua per il finissaggio. La salpa è di pelle lavorata con una concia vegetale che razionalizza energia e risorse idriche. È importante sottolineare che essendo nuovo in questo sistema, non tutta la sua collezione è contratta con questi standard e / o elementi.