Effettivamente, il verde è il nuovo rosa; la sostenibilità continua a guadagnare ogni giorno terreno nella industria della moda e la cosa migliore di tutto è che più aziende si sommano e scommettono su questa corrente. In questa occasione voglio parlarvi di Dyloan, una ditta impegnata nell’investigazione e sviluppo di nuove tecnologie e dell’assistenza manifatturiera per produttori. Il suo progetto moda futuribile si basa sullo sviluppo di nuove tecnologie e propone il focus sulla sostenibilità; ampliandosi all’integrità del sistema e dei processi che mostrano la reale applicabilità dei principi della sostenibilità, secondo 4 aree di approfondimento: materiali, processi, sistemi e valori.
Detto così sembra un po’ complicato per la tecnicità dei termini, ma non è cosi; non dimenticare che se vuoi essere una vera consumatrice green, dovrai tenere in conto alcuni fattori che potrebbero avere influenza sul tuo acquisto.
Detto questo cominciamo … dalle proposte presentate in Pitti Immagini Filati ho raccolto quelle che a mio avviso sono più interessanti e anche più vicine a questi principi. Ripeto non è facile fare bella figura con Dio e col Diavolo, ma è già un inizio.
Materiali: Up Cycle
In mani di Tiziano Guardini (definito dalla stampa “lo stilista della natura”), Millifili y Bon Factory. È un progetto che consiste nel riuso creativo dei telini in maglia destinati al campionario e alle cartelle colore per farli diventare un vero capo tramite il riutilizzo degli stessi telini. Lo scopo di questa procedura è ridurre i costi di smaltimento degli elementi di scarto, creando un nuovo ciclo di vita.
Materiali: Techinical Bio-Based
L’obiettivo è produrre consumando poca energia e l’applicazione del riciclaggio, ma in questo caso il suo primo attore è il filo che proviene da materiali di riciclaggio o di origine naturale, rafforzando in questo modo il suo compromesso con l’ambiente.
Dietro l’elaborazione di questo progetto troviamo esperti del campo come; Alon Siman-tov (designer con chiara inclinazione alla responsabilità sociale ed ambientale), Fulgar (ideatori e produttori del filo di origine biologica Evo), Lactae Hevea (produttori di suole fatte 100 percento con latte di hevea), e Bond Factory.
Processi: Kind Method
Molte volte avremo ascoltato del negativo impatto ambientale nei processi di tintura; dovuto ai chimici che si usano per elaborare i colori, senza dimenticare di menzionare l’irresponsabilità con la quale molte imprese maneggiano questi rifiuti. Il progetto “Kind Method”, che sarebbeun metodo più gentile, ha come basi l’uso di tinture vegetali che riducono il processo di tintura e di composti conosciuti come rifiuti tossici, riducendo in questo modo i rischi per l’ambiente e la salute dell’essere umano. Attori: Giulia Bortoli, Botto Giuseppe, (produttori di filato con tecniche di rotazione che diminuiscono l’usura del terreno) Umbriaverde, (le sue produzioni sono elaborate con energia solare ed acque maggiormente di pioggia), La Tintoria Ferrini (possiede certificato dell’azienda ha ottenuto la “certificazione” dell’Associazione Tessile e Salute che attesta la sicurezza e la trasparenza del prodotto tessile e delle lavorazioni di tintura e finissaggio)
Sistemi: Valuable Subbli Chain
Il processo produttivo come principale agente di cambiamento; includendo gli attori come protagonisti poiché saranno responsabili di sviluppare il prodotto facendo in modo che i fattori prima menzionati, siano immersi nella sostenibilità. A carico di: Vittorio Branchizio, vincitore del WHO’S ON NEX? Uomo, Rovesciare, impresa che produce con responsabilità ambientale, uso di pannelli solare e continua formazione per promuovere la cultura del prodotto, Lanecardate e Bond Factory
Senza dubbio, Il verde è il nuovo rosa; questi progetti sono grandi passi verso un’industria della moda più attenta all’ambiente.