Il Boom dell’Energia Verde: garantire una transizione giusta

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Rebecca Verrascina
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Bryan Bravo

Nel 2015, a Parigi, i leader mondiali hanno fissato l’ambizioso obiettivo di limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 C° entro la fine del secolo. Se vogliamo raggiungere questo obiettivo, il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili avrà chiaramente un ruolo centrale. Questo passaggio verso un’energia più verde è già ben avviato: nel secondo trimestre del 2023, nel Regno Unito, la capacità di generazione di energia rinnovabile è cresciuta del 6% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (secondo il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero).
Tuttavia, sebbene la crescita a cui abbiamo assistito sia senza dubbio promettente, ha già presentato una serie di problemi. I progetti di energia rinnovabile rappresentano un cambiamento strutturale significativo per la società, soprattutto nel contesto di una comunità locale. I progetti di energia rinnovabile – progetti eolici e solari in particolare – necessitano di molto terreno, ciò significa che le comunità locali di tutto il mondo possono essere gravemente colpite dallo sviluppo di nuove infrastrutture. E nei casi più estremi, sfollati. Quindi, quali sono gli impatti che abbiamo già visto? E come possiamo alleviarli in futuro?

Il Boom dell'energia verde

Il boom dell’energia verde ha bisogno di terreno – molto terreno

Se portiamo avanti la transizione verso un futuro più verde, la capacità globale di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili è destinata quasi a triplicare tra il 2021 e il 2030, fino a superare gli 8800 gigawatt (secondo McKinsey).

La maggior parte di questa energia arriverà sotto forma di energia eolica e solare terrestre. Le fonti di energia rinnovabile sono, per la maggior parte, ad alto sfruttamento di terreno.

Per facilitare la transizione verde, i promotori dovranno trovare molti terreni, e in fretta. In effetti, sia la generazione di energia eolica che quella solare necessitano di circa 10 volte il terreno per unità di energia prodotta rispetto alle centrali elettriche a carbone/gas naturale (secondo Brookings). Di conseguenza, abbiamo assistito a un cambiamento significativo dell’uso del terreno a livello globale; terreno che, storicamente, era stato occupato e utilizzato dalle comunità locali.

Il Boom dell'energia verde

Sfollamento globale

Data la portata dei progetti di energia rinnovabile, abbiamo già assistito allo sfollamento di numerose comunità locali, spesso nei mercati emergenti, a causa dello sviluppo delle infrastrutture.
Rempang, in Indonesia, ad esempio, 16 villaggi e circa 7500 abitanti rischiano di essere sfrattati dalle loro case a causa di un piano per trasformare l’isola in una “ecocittà” a energia solare. Il governo indonesiano, insieme a un consorzio di imprese sostenute dalla Cina che ha impegnato 11,5 miliardi di dollari nel progetto, sta cercando di spostare l’intera comunità su un’isola separata, per fare spazio all’impianto e al centro di produzione solare.
Inoltre, a Marzo di quest’anno Greta Thunberg e un gruppo di attivisti hanno protestato contro la costruzione di parchi eolici in Norvegia. A primo impatto può sembrare del tutto contraddittorio, ma i parchi eolici sono costruiti su terreni utilizzati dal popolo Sami – un popolo noto soprattutto per l’allevamento delle renne, una pratica che tradizionalmente è stata al centro del sostentamento dei norvegesi.
È chiaro che, come dimostra l’esempio di Rempang, il boom delle energie rinnovabili dipende in larga misura dai paesi in via di sviluppo. Data la portata della rivoluzione verde, questo tipo di sviluppo rischia di alimentare le fiamme di un rapporto già teso tra lo Stato e le persone vulnerabili e, nella maggior parte dei casi, di rafforzare le disuguaglianze. Nessuna cifra di risarcimento finanziario sarà in grado di colmare il vuoto di una casa perduta.

Il Boom dell’energia verde

Coinvolgere i rappresentanti delle comunità

Per mitigare al meglio l’impatto degli sfollamenti forzati come risultato dello sviluppo sostenibile, i governi devono trovare un modo per coinvolgere fin dall’inizio le comunità locali nel processo decisionale. Coinvolgere i rappresentanti della comunità, includerli nel processo, darà voce al territorio. Questo non solo limiterà gli impatti negativi di un progetto, ma aumenterà il numero di persone che lo sostengono e lo accettano.

Attualmente, i progetti di energia rinnovabile hanno poca trasparenza e mancano di responsabilità. Il coinvolgimento della comunità porterebbe a decisioni meglio informate e più legittime, con la speranza che si riducano al minimo gli impatti negativi -tra cui spesso, gli sfollamenti- avvertiti da alcune popolazioni più vulnerabili nel mondo.

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