Sfridoo è un’innovativa startup italiana fondata nel 2017 da Marco Battaglia, Andrea Cavagna e Mario Lazzaroni. Nato come marketplace, è oggi un servizio di consulenza mirato, che punta ad aiutare le imprese nella transizione ai modelli di economia circolare, rivalutando i residui di produzione e cespiti aziendali; il tutto nell’ottica di un mercato circolare, dove lo scarto diventa una risorsa.
Attraverso la valorizzazione dello scarto Sfridoo garantisce alle aziende un risparmio economico e un implemento della sostenibilità ambientale.
Come funziona Sfridoo?
Mario lazzaroni, Co-fondatore di Sfridoo, ci ha spiegato come si arriva a sviluppare un progetto specifico per un’impresa:
“partiamo da quello che si chiama circular resource scanner, ovvero un’analisi delle risorse, che si fa tramite un sopralluogo in azienda. Questo ci permette di tracciare una mappatura del processo produttivo e degli scarti derivati. Conoscere la filiera dei propri scarti è fondamentale, e il limite più grande del trattare il materiale di scarto come rifiuto è proprio questo: non conoscerlo. Il passo successivo è individuare delle opportunità di valorizzazione, sia a livello economico, sia ambientale. Questo si concretizza in progetti di ricerca o attività di supporto, come per esempio una consulenza ambientale dedicata ai temi normativi legati alla gestione dei rifiuti. I nostri progetti partono dagli scarti, e si concludono solo quando questi hanno trovato una nuova vita, diventando una risorsa.“
Il tema della consapevolezza è centrale, e ha influenzato le modalità di sviluppo del progetto. Racconta Lazzaroni: “Sfridoo è nato come un marketplace, dove le aziende potevano comprare e vendere direttamente i residui di produzione. Il nostro lavoro oggi è però di consulenza, perché ci siamo accorti molto rapidamente che il know how che le aziende avevano sui propri scarti non era sufficiente perché la piattaforma potesse funzionare. Siamo noi quindi a fungere da connettori e a far interagire le varie parti. Ad oggi abbiamo una rete di clienti consolidati, di cui conosciamo bene gli scarti, e una rete di partner che riescono a gestirli.”
I vantaggi dell’economia circolare
Una scelta che cinque anni fa era quasi impensabile, ovvero investire sui rifiuti, ad oggi può portare a svariati vantaggi economici, oltre che ridurre l’impronta ambientale di un’azienda. Tanto più è il volume di scarto prodotto inoltre (come spesso accade in aziende molto grosse), tanto più sarà il ritorno dell’investimento.
Con Sfridoo si possono eliminare i costi di smaltimento, in quanto la circolarità permette di dare nuova vita agli scarti, e di non doverli quindi smaltire. Al risparmio si aggiunge poi il guadagno derivato dalla vendita dei residui, degli avanzi di magazzino o dei cespiti.
Come sappiamo poi, il processo di smaltimento dei rifiuti è estremamente energivoro; riuscire a evitarlo significa ridurre notevolmente l’impatto ambientale, oltre che i costi.
L’obbiettivo di Sfridoo è quello di creare una simbiosi industriale intesa come scambio di sottoprodotti, avanzi di magazzino e cespiti aziendali; una rete circolare di acquisto delle materie prime, che generi prodotti derivati da materie di recupero.
Questa circolarità è applicabile agli ambienti più disparati: “il nostro è un modello di approccio alla problematica; non siamo quindi legati a un tipo di rifiuto specifico, e ci muoviamo in maniera orizzontale. Abbiamo lavorato molto con l’industria metalmeccanica e con quella dell’agrifood, tipiche del nostro territorio, l’Emilia Romagna. Ma non sono mancati progetti in altri ambiti, come quello chimico, o della moda. Riceviamo molte richieste e provengono tutte da ambienti diversi.“
Oltre la consulenza
Sotto Sfridoo rientrano poi altri progetti, che vanno a integrare l’offerta.
Il primo è Rifiutoo, il software per la gestione amministrativa dei rifiuti, che permette di gestire in modo rapido e sicuro tutte le operazioni sui rifiuti aziendali. È uno strumento di supporto per la compilazione dei dati; segnala autorizzazioni scadute, limiti di giacenza e tutte le eventuali informazioni che richiedono una ulteriore verifica.
Il secondo è Riusoo, uno servizio che unisce le funzionalità di un libro cespiti ad un marketplace dell’economia circolare, tramite il quale è possibile, all’interno di un’impresa, visualizzare, quantificare, donare e recuperare il valore perduto di cespiti, macchinari, e dell’intero inventario aziendale. Anche in questo caso, l’obbiettivo è la riduzione degli sprechi.
Infine ci sono le Guide Plastic-free: guide gratuite per la riduzione del consumo di plastica monouso rivolte a uffici, hotel, bar e ristoranti. Per gli uffici esiste già anche un disciplinare, che verrà presto validato in collaborazione con un ente di certificazione, per farlo diventare un vero e proprio certificato.