Secondo l’indagine del Carbon Project è stata stipulata una “classifica” dei paesi più inquinanti al mondo, l’Italia in che posizione si trova?
Global Carbon Project con l’analisi dei dati di Our World in Data ha cercato di quantificare le emissioni globali di gas serra e i paesi più responsabili. Le emissioni inquinanti sono svariate come: anidride carbonica, gas fluorurati e protossido di azoto. Lo studio inoltre somma alle emissioni quelle generate dalla deforestazione.
I giganti paesi più inquinanti
Tra i giganti dell’inquinamento al primo posto della classifica troviamo la Cina che ha incrementato la Co2 nell’atmosfera disperdendone più di nove miliardi di tonnellate. Un fatto da considerare è che la Cina è la maggior produttrice di prodotti che vengono esportati in tutto il mondo. Gli Stati Uniti, posizionati al secondo posto, sono responsabili di cinque miliardi di tonnellate di Co2. Al terzo posto sul podio c’è l’India, paese in crescita economica, seguono il Giappone e la Germania. L’Italia si trova al diciannovesimo posto con 355 milioni di tonnellate di Co2 emesse nell’aria ogni giorno. La nostra penisola presenta comunque città con livelli di inquinamento molto alti, infatti secondo il report dell’Agenzia europea dell’ambiente si è confermata tra i Paesi Ue con il maggior numero di morti da inquinamento in termini assoluti.
La classifica pro capite
La classifica si modifica se non si considerano i dati nazionali ma quelli procapite. Al primo posto troviamo il Qatar, paese dove si svolgeranno i Mondiali del 2022. Per ogni abitante sono rilasciate nell’aria 32,4 tonnellate metriche di Co2. Al secondo posto si colloca il Kuwait con 21,6 tonnellate metriche a persona e terzi gli Emirati Arabi Uniti. L’Italia in questa classifica si posiziona al 61° posto con 5,4 tonnellate metriche per abitante. L’India che era terza in quella precedenti qui va addirittura alla 12° posizione.
La situazione italiana
Secondo uno studio di Greenpeace Italia e ISPRRA nel 2018 i settori che hanno inquinato di più in Italia sono: il riscaldamento commerciale e residenziale (36,9 %), gli allevamenti (16,6%) e i trasporti stradali intesi come merci su strada o veicoli leggeri (14%). Lo studio rileva dagli anni Novanta ad oggi un aumento del 10% del contributo degli allevamenti.
Il piano italiano nelle politiche antinquinamento prevede che le energie green contribuiscano al soddisfacimento dei consumi finali lordi totali nel 2030 con una quota del 30%. Si figurano risorse per il rinnovamento dei trasporti pubblici, acquistando bus a bassa emissione e mezzi a propulsione alternativa.
The Green Side of Pink vi ricorda che si può fare del bene al pianeta anche partendo dalle piccole cose, qui trovate il nostro articolo sulle 10 eco abitudini per il 2022.