Earth Breeze e il bucato sostenibile

Earth Breeze e il bucato sostenibile

Autore
Delia Carta

Sapevi che fare una lavatrice con un detersivo classico inquina più di fare un giro in macchina in città? Non è scontato pensarci, eppure, c’è chi crea nuove soluzioni per rendere il bucato sostenibile.

Negli ultimi anni, abbiamo visto un’enorme quantità di ecoimprenditori impegnati a combattere il crescente problema dell’inquinamento. Parlando di detersivi, tutti vediamo sugli scaffali dei supermercati sempre più prodotti verdi, con etichette che recitano “eco” o “Bio”. Ma quanto c’è di vero?

Quanto inquinano i detersivi?

L’inquinamento idrico causato dai detersivi è davvero considerevole. Spesso, magari non rendendocene conto, abbondando con l’ammorbidente in più, preferendo uno sgrassatore particolarmente aggressivo, o azionando una lavatrice a mezzo carico, scateniamo una reazione che provoca un notevole stress per il nostro pianeta.

I detersivi sono inquinanti a causa della loro composizione e per i derivati del petrolio presenti all’interno della loro formulazione. Greenpeace ha rilevato che dal 1930 ad oggi sono state prodotte oltre 400 milioni di tonnellate di sostanze chimiche generate proprio dai prodotti che usiamo per pulire in casa.

Earth Breeze e il bucato sostenibile

Che all’interno dei detersivi ci siano petrolati e agenti chimici aggressivi non è un segreto per nessuno, ma saperli riconoscere è importante. I componenti più dannosi per l’ambiente e per noi stessi sono due:

  • Sles: la sigla Sles sta per “Sodio Lauriletere Solfato”. È un tensioattivo che si ricava raffinando il petrolio. La funzione degli Sles contenuti in detersivi e ammorbidenti è quella di aumentarne il potere schiumogeno a contatto con l’acqua.
  • Sls: sta invece per “Laurilsolfato di sodio”. Anch’esso è uno schiumogeno. Essendo un derivato del petrolio, anche questa sostanza può avere un forte impatto inquinante.

Certamente, controllando gli ingredienti nei detersivi che abbiamo in casa potremo trovare almeno una di queste due sigle.

Dunque come questi agenti chimici inquinano? I danni maggiori che possono derivare dalla dispersione di queste sostanze nell’ambiente hanno due origini: la fase di estrazione e la fase di rilascio.

  • Fase di estrazione: È risaputo che gli impianti di estrazione del petrolio hanno un forte impatto sull’ambiente che li circonda. Dunque anche questi elementi contenuti nei detersivi, poiché derivanti dalla raffinazione del petrolio, sono conseguentemente dannosi per la salute del nostro ambiente.
  • Fase di rilascio: lo smaltimento di questo genere di sostanze nella natura è ugualmente complesso e di forte impatto ambientale. Questo aspetto riguarda principalmente l’inquinamento delle acque su cui agiscono i tensioattivi dei detersivi chimici di sintesi.

Il bucato sostenibile

Non c’è una formula magica per rendere il bucato sostenibile. Tornare all’utilizzo dell’aceto e del bicarbonato può essere a dir poco utopistico considerate le nostre abitudini, quel che è certo è che in molti stanno provando ad offrire delle alternative più ecologiche.

Tra questi c’è Earth Breeze, un’azienda americana fondata nel 2020 a Miami, in Florida, che offe un detersivo 100% plastic-free, vegano e ipoallergenico. Si tratta letteralmente di piccoli “fogli” spugnosi, che a contatto con l’acqua si trasformano in detersivo. La non-liquidità del prodotto, permette di trasportarlo e venderlo all’interno di un packaging in carta, 100% compostabile.

Earth Breeze e il bucato sostenibile
Earth Breeze

La vocazione sostenibile di Earth Breeze si traduce anche in un concreto aiuto verso chi ha più bisogno. Infatti con ogni acquisto di 1 pacco del prodotto, l’azienda dona 10 lavaggi di biancheria a svariate associazioni, è il cliente a scegliere in quale parte del mondo e a chi donare.

E’ importante sottolineare che i prodotti Earth Breeze non sono tuttavia sostenibili al 100%. Infatti tra i loro componenti si presenta uno di quelli che abbiamo citato in precedenza, derivanti dal petrolio. Pensiamo che comunque, riuscire a rendere un detersivo totalmente plastic-free, e a curarne la filiera di produzione impattando il meno possibile anche sui metodi di trasporto, sia già molto importante.

La scelta di questa azienda nasce dalla consapevolezza che il riciclo della plastica non funziona. Infatti, sono il 9% della plastica prodotta viene riciclata, e di questa, sono il 2% verrà effettivamente riutilizzata. Inoltre ogni anno oltre 700.000.000 di flaconi di plastica finiscono nelle discariche e negli oceani.

Earth Breeze e il bucato sostenibile

Lavare i nostri vestiti rilascia quindi un’enorme impronta di carbonio che inizia con l’uso di molta acqua per ogni lavatrice, prosegue con la frequenza con cui li laviamo e termina con i prodotti che scegliamo di usare.

Il bucato sostenibile è possibile, a piccoli passi.

Quotidianamente possiamo e dobbiamo impegnarci, ad esempio, a non far partire lavatrici se non a pieno carico, e a scegliere di lavare a mano alcuni dei nostri capi più delicati. Che dite, ci proviamo?