Nel nostro Paese i centri con maggiore cultura ciclistica sono quelli dell’Emilia Romagna: Reggio Emilia, Piacenza, Parma e Forlì. A primeggiare tra questi è indubbiamente Ferrara. Situata nella pianura emiliana, la città sorge a pochi chilometri a sud del fiume Po, a circa 50 km dal mare, e può contare su più di 150 km di ciclovie: questo fa di Ferrara la città più ciclabile d’Italia.
Non è un caso, infatti, che ad ogni accesso nelle mura sia posto un cartello con la scritta “Ferrara città delle biciclette”: il suo centro storico viene considerato come un’unità urbanistica che privilegia l’integrazione della componente ciclistica. Ferrara è riuscita a estendere la ZTL a tutto il centro storico e, già nel 2018, i ciclisti rappresentavano l’89,5% dei 135.000 abitanti. Inoltre, la quota degli spostamenti urbani in bicicletta era del 20%, e, accomunando gli spostamenti in bici e a piedi, del 30%.
La bicicletta come modello di turismo moderno
Dal 29 al 31 ottobre a Ferrara si è svolta la quinta edizione del Festival del Ciclista Lento, appuntamento dedicato al sapersi godere i tempi dilatati del ciclismo non competitivo. In questa occasione si è discusso di come la bicicletta possa rappresentare un modello di turismo moderno, capace di valorizzare il territorio e recuperare la funzione sociale dei piccoli centri abitati. Risulta inoltre chiaro come questo mezzo sia il simbolo di una mobilità sostenibile, risorsa di tutte le grandi metropoli per regolare il traffico urbano.
A Ferrara il cicloturismo è un’attività di punta, e i turisti hanno a disposizione lunghi percorsi storico-architettonici. Da Cento a Comacchio, dall’entroterra al mare, sono centinaia i chilometri segnati da una formidabile rete di percorsi che si snodano tra la città e le campagne, tra oasi protette e borghi di pianura. Fra questi vi è anche un percorso di circa 9 chilometri che gira intorno al centro, lungo le storiche mura che racchiudono la città vecchia. Da maggio a ottobre, con il consorzio Visit Ferrara, è possibile sperimentare alcuni di questi suggestivi tour in bicicletta tra natura, cultura e gastronomia.
Ferrara inoltre, in quanto città più ciclabile d’Italia, aderisce alla rete europea delle città amiche della bicicletta “Cities for Cyclists”.
Se invece si desidera visitarla in autonomia, grazie ai servizi C’entro in bici e Mi Muovo è possibile utilizzare il servizio di bike-sharing, presente in molti punti della città (oltre 20 posteggi). In alternativa ci si può rivolgere ai molti negozi di noleggio, dove è possibile affittare una bici a partire da 7€ al giorno.
Un mondo più ciclabile
La pandemia ha inciso, fra le altre cose, sulle abitudini di spostamento. Il motore principale di questo cambiamento è stata l’esigenza di trovare soluzioni alternative per l’utenza del trasporto pubblico, severamente colpito dalle restrizioni anti-contagio.
La scelta di molte amministrazioni è stata quella di puntare sull’incentivare l’uso della bicicletta, in modo da evitare il ricorso esclusivo all’auto privata. Nella sola Europa sono stati investiti un miliardo di euro in infrastrutture per le due ruote e progettate più di 2.300 km di nuove ciclabili. L’introduzione di agevolazioni per l’acquisto di due ruote a pedali o mezzi di micromobilità è stato inoltre un grosso propulsore di cambiamento.
In Italia, grazie al monitoraggio di Eco-Counter (il sistema di contatori automatici di pedoni e ciclisti attivo in 55 Paesi del mondo) è stato possibile quantificare un aumento dei ciclisti del +27,5%, il più alto in Europa.