Lʼaria che respiriamo ogni giorno, appena usciti di casa, è inquinata.
Questo il dato incontrovertibile che emerge dalle decine di studie notizie che negli ultimi anni siamo abituati a leggere e sentire. Ogni anno, con cadenza semestrale, associazioni e istituti accreditati come Legambiente e Ispra, ci informano sullʼaumento di intensità delle polveri sottili, lanciando preoccupanti campanelli dʼallarme.
Secondo lʼOrganizzazione Mondiale della Sanità, il 92% della popolazione vive in luoghi dove la qualità dellʼaria è oltre i limiti di sicurezza per la salute.
Il tema, non è quindi un semplice argomento su cui lasciar discutere i comuni, le regioni e gli apparati politici, ma un punto cruciale, su cui ognuno di noi dovrebbe riflettere,per invertire una tendenza pericolosamente dannosa.
Milano è, nellʼimmaginario comune, una delle città più inquinate dʼEuropa. Ma quello che sorprende, è che negli ultimi anni ha sempre raggiunto la vetta della classifica delle città più green dʼItalia. Potrebbe sembrare un paradosso, ma, in realtà, i numeri non mentono, e mettono in luce l’impegno della città per abbattere, tramite una mobilità sostenibile, gli spaventosi dati sulla salubrità dellʼaria.
Nonostante smog e gas dannosi non siano emessi solo dalle automobili. Ma anche e soprattutto dalla fittissima rete di industrie sul territorio Lombardo, agire sullo sfoltimento del traffico è uno dei metodi più efficaci per rendere più vivibile lʼarea metropolitana.
La città, e noi con lei, devere-inventarsi, mettendo in atto una vera e propria Rivoluzione Urbana, seguendo il trend delle più ricche e importanti capitali europee, per le quali la mobilità green è un obbiettivo primario.
Le iniziative che riguardano la riorganizzazione della rete di spostamenti milanese si sono moltiplicate nellʼultimo decennio, portando ottimi risultati: da una statistica dellʼOsservatorio sulle abitudini di guida in Lombardia emerge, per esempio, che Milano è la città in cui si usa meno lʼauto in Italia.
Il dato è dovuto alla difficoltà di trovare parcheggio, alle varie zone a traffico limitato istituite dal Comune (Area B e C) che scoraggiano gli automobilisti, ma, soprattutto, alle numerose alternative che la città offre per muoversi.
In concreto, nel 2019, è stato approvato dal Consiglio Comunale di Milano il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums), un documento che guida le strategie della mobilità nella città metropolitana di Milano per i prossimi dieci anni, il cui obbiettivo è quello di arrivare ad una rete, sia pubblica che privata, che rispetti lʼambiente, abbatta i consumi e non produca emissioni nocive. Oltre ai mezzi pubblici di ATM, che punta ad avere una flotta completamente elettrica entro il 2030, sul territorio comunale si sono stabilmente insediate numerose aziende di car-sharing e bike-sharing.
Se per le bici la scelta a impatto zero è scontata, nel car-sharing le auto sono ancora a maggioranza non elettriche. La giunta comunale ha però lanciato un importantissimo segnale: a partire dal 2022 il canone di concessione per ogni veicolo in sharing non elettrico aumenterà del doppio rispetto ad un veicolo elettrico.
Ulteriore opzione di mobilità è quella degli scooter, anchʼessi diffusissimi sia in versione green che a benzina. Cʼè poi un altro mezzo, che nellʼultimo anno, i “city-user” più intraprendenti e curiosi hanno accolto con entusiasmo: il monopattino elettrico, il quale, pur scatenando polemiche feroci per un uso spesso definito “senza regole”, rappresenta unʼalternativa super green, comoda e di facile uso, a cui i milanesi difficilmente rinunceranno, soprattutto perché, al momento, alla registrazione in app non è richiesta nè la patente, né un patentino. La previsione è di 6ʼ000 monopattini in giro per la città entro la fine del 2020, forniti da 8 gestori differenti, che si sono aggiudicati il territorio milanese, a patto di contribuire annualmente alla sensibilizzazione e allʼinformazione degli utenti sul codice della strada, con specifiche campagne sociale di advertising.
Ecco una guida completa dei servizi per gli spostamenti a impatto zero nella città di Milano, tutti fruibili tramite App:
- Share NOW (car-sharing): risultato della fusione tra Car2go e DriveNow, attualmente fornisce solo 50 vetture BMW I3 elettriche, con la promessa di raddoppiarle entro il 2022.
- MiMoto (scooter sharing): il primo servizio totalmente made in Italy di scooter elettrici a flusso libero.
- Ecooltra (scooter-sharing): azienda spagnola, leader europeo nello scooter sharing con una flotta di più di 3000 mezzi elettrici, di cui 800 a Milano.
- GoVolt (scooter-sharing): presente sia a Milano che a Monza, conuna flotta full electric di motorini, recentemente ampliata con monopattini.
- Swapfiets (bike a noleggio): novità approdata a Milano da settembre, che permette diusare una bici a noleggio, senza possederla ma pagando un costo fisso mensile, come si fa con Netflix o Spotify. Recandosi nello store della compagnia (situato in Via Lupetta,3), si può scegliere e personalizzare la propria bici, e infine portarla a casa. La sostanziale differenza di Swapfiets rispetto ai servizi di bike sharing già diffusi, sta proprio nel fatto che ogni utente ha la sua bicicletta personale, e che può farla riparare a domicilio, senza chiedersi se uscendo di casa troverà una bici disponibile nelle vicinanze.
Per quanto riguarda i monopattini, i fornitori del servizio sono tutti regolamentati allo stesso modo, sia per modalità di registrazione e pagamento (App), sia per limiti di velocità e condizioni d’uso.
L’unica differenza risiede nel design del monopattino e nel costo del servizio, composto da sblocco di utilizzo (di 1€ o poco meno) e tariffa al minuto. Di seguito i link per informazioni più dettagliate:
La mobilita a impatto zero è un percorso che ci coinvolge tutti. Continueremo a muoverci, spostarci, emettere Co2 e polveri sottili, soprattutto quando percorriamo lunghe distanze, ma perché non agire sulle brevi distanze?
Muoversi in città in un modo nuovo e pulito è una necessità, un gesto significativo ed impattante.
Non abbiamo scuse: lasciare ferma lʼautomobile si può, facciamolo, sempre più spesso!