Siamo nel 4000 ac, nell’antico Egitto, quando la regina Cleopatra truccava i suoi occhi con quello che è per noi oggi un eyeliner e si sottoponeva a trattamenti di bellezza.
Da migliaia di anni le donne , e non solo, utilizzano trucchi per il viso e le creme di bellezza.
La casata dei Tudor e la regina Elisabetta I diedero il via alla moda del “viso pallido” e successivamente Maria Antonietta allo stile più colorato ottenuti con ciprie, e polveri coorate.
Nel corso dei secoli lo stile del make-up è cambiato ed è stato reinventato fino ad arrivare ai nostri giorni.
Ma cosa viene utilizzato per l’efficacia dei nostri prodotti di bellezza o la colorazione del nostro make-up, quali sono gli ingredienti ‘segreti’ dei nostri cosmetici?
La linea nera che contornava gli occhi della regina più famosa d’Egitto era composta da solfuro di piombo e grasso animale in polvere. Non era propriamente il materiale più salutare per la pelle.
Per avere il viso stile ‘porcellana’ invece la sovrana inglese usava polvere di gesso, ricca di piombo, e aceto. Si ipotizza anche che un lento avvelenamento da tali sostanze abbia causato la sua morte.
Cosa possiamo dire riguardo alle sostanze utilizzate oggi per creare i nostri prodotti di bellezza?
Una cosa è certa, spesso a rimetterci sono gli animali che popolano il nostro pianeta.
Esempi di ingredienti ‘segreti’
Il Carmine o cocciniglia è un colorante prodotto dal corpo e dalle uova di un insetto sudamericano. Infatti, il corpo esterno di questi insetti triturato ha un colore rosso molto acceso. Viene usato per la colorazione di rossetti e altri prodotti per il make-up con queste tonalità.
Lo squalene, o squalano, è una sostanza che si trova nell’olio di fegato di squalo. E’ utilizzato nelle creme per le sue capacità di idratazione e protezione.
Anche la cresta del gallo è un ingrediente importante. Da esso, infatti, può essere prodotto il famoso acido ialuronico usato nella cosmesi come filler.
Sapete invece da dove deriva la cheratina?
È una sostanza che può essere presente nella criniera, nelle piume e nelle corna di diversi animali. Forse sapete che viene utilizzata moltissimo per la cura dei capelli.
Il capodoglio, ormai a rischio estinzione, è uno degli animali più grandi che nuota nei nostri mari. L’apparato digerente di questi grossi pesci produce l’ambra grigia. Questa sostanza odorosissima viene utilizzata nei profumi come ingrediente base. Ci sono diverse teorie su come venga estratta l’ambra grigia da questo animale, ma nessuna esente da stress e sfruttamento del povero mammifero. Certo è che al momento il costo di questa sostanza è di circa 50mila euro al chilogrammo.
Che dire invece del muschio bianco? Parliamo di quel profumo così delicato ed elegante che ci risulta abbastanza facile riconoscere. Finalmente un prodotto naturale che non coinvolge nessun animale, potremmo pensare.
E invece anche in questo caso non è cosi.
Contrariamente a quello che si può pensare deriva dai genitali di alcuni animali come il castoro, la lontra o il cervo muschiato.
In definitiva, un massacro!
Alternative all’utilizzo di questi prodotti ce ne sono create attraverso l’uso per esempio della biotecnologia. Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo?
Possiamo fare la differenza
Sicuramente possiamo leggere con attenzione le etichette dei nostri prodotti.
Esistono molte app che possono esserci d’aiuto in questa ricerca.
Una di queste è INCI Beauty che permette di scansionare il bar code del prodotto e verificarne le varie componenti.
Gli animali sono esseri speciali ed intelligenti, molto spesso ci procurano gioia, stupore e a volte addirittura ci salvano.
Non pensate valga la pena salvaguardarli?