Nel corso dell’ultimo anno siamo stati costretti a cambiare molte delle nostre abitudini ed è nata la necessità del “fai da te” in diversi ambiti della nostra vita. Uno di questi è sicuramente il mondo della bellezza, con questo cambiamento di tendenza le persone hanno iniziato a fare più attenzione alla scelta dei prodotti. Dalle maschere alle tinte naturali “fai da te”, sono tantissimi i prodotti benefici per il nostro corpo e per l’ambiente che si possono realizzare a casa.
Per un acquisto sostenibile è sempre bene leggere la lista completa degli ingredienti orientandosi verso quelli contenenti più prodotti naturali possibili. Non molti sanno che anche tra le tinte per capelli esistono varie opzioni naturali, efficaci e attente all’ambiente.
Tinte e ingredienti naturali
Quando si parla di tinte naturali gli ingredienti più utilizzati sono l’henné o altre piante ad alta pigmentazione come la curcuma, l’hibiscus, il rabarbaro e molte altre.
Ma quali sono invece gli ingredienti che non dovremmo trovare in una tinta naturale? I più comuni sono il perossidio di idrogeno (anche conosciuto come acqua ossigeneta), l’ammoniaca, il PPD (o parafenilendiammina) e i coloranti sintetici. Questi di solito appaiono nelle tinte chimiche e possono essere nocivi per la salute e per l’ambiente.
Per assicurarsi che un prodotto sia privo di questi ingredienti è necessario controllare l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ovvero la nomenclatura utilizzata per indicare i componenti presenti nel prodotto presente sull’etichetta.
Pigmentazione naturale
Le piante utilizzate in queste tinte naturali sono ottimali per il capello e per la natura ma data la loro composizione non permettono di ottenere colori estremi ma solo tonalità più blande.
L’intensità del colore varia per diversi motivi tra cui la qualità della pianta utilizzata, la modalità di applicazione, le caratteristiche individuali del capello e non solo.
Come precedentemente accennato la pianta per eccellenza nei coloranti organici è l’henné. Tra le sue proprietà è antibatterico e antimiotico motivo per cui è utile contro le desquamazioni. Di questa pianta vengono utilizzate sia le foglie che i rami essiccati e poi polverizzati.
Alcuni dei benefici riscontrati nel tempo sono la lucentezza del capello, una minore effetto crespo e un capello forte e resistente.
Tipologie di coloranti ecologici:
I coloranti ecologici possono essere principalmente di due tipi: in polvere o in crema. In entrambi i casi ce ne sono sia a base di henné che a base di altre piante.
nei coloranti in polvere si possono trovare sali metallici aggiunti per sopperire ad un errata lavorazione della pianta. Per ottenere determinati colori bisognerà poi aggiungere ingredienti come il tè nero, l’infuso di ibisco o il limone.
La seconda tipologia è un prodotto pronto all’uso da applicare in base alle istruzioni riportate. Le macchie derivanti da questo tipo di prodotto sono facilmente rimovibili con acqua e sapone.
Dal salotto di casa al salone di bellezza
Il mondo dei saloni di bellezza, dalle estetiste alle parrucchiere produce un alto quantitativo di emissioni di carbonio. Questo settore contribuisce annualmente al disboscamento di 18 milioni di acri di foreste. Ci sono diverse pratiche che si possono adottare per cambiare rotta. Dal riciclo corretto dei prodotti come la plastica che spesso vengono messi nel bidone scorretto.
Altri modi per diventare più sostenibili sono: un’attenta ricerca dei prodotti utilizzati, una particolare attenzione al riutilizzo e al packaging ma anche alle quantità di energia consumate.
Questi sono alcune delle numerose possibilità che abbiamo, è necessario un cambio di direzione e un ritorno alla natura per vivere in armonia con il pianeta.