La start-up di e-commerce sostenibile Olive si è lanciata nel mondo dello shipping del settore beauty
Non tutti forse conoscono la star-up Olive; è un progetto tempestivo, innovativo nello shipping sostenibile. Una start-up che ha lanciato un nuovo sito di shopping con un obbiettivo chiaro; rendere lo shopping efficiente, sostenibile e conveniente.
LA NOVITÁ DELLO SHIPPING SOSTENIBILE
Olive permette ai consumatori di aggregare gli ordini provenienti da tutti i rivenditori in singole spedizioni, spediti in imballaggi riutilizzabili. MAI PIÚ CARTONE. Vengono usati gli stessi pacchi anche per rispedire la merce che deve tornare.
Il debutto nel 2021, a febbraio. Ora siamo a oltre 100 rivenditori presenti, soprattutto nella moda. Tuttavia, Olive è pronta per conquistare altri 25 rivenditori nel settore beauty. I partner di lancio del nuovo sforzo includono marchi come Supergoop!, Kora Organics, Pai Skincare, Erno Laszlo, Jecca Blac, Sahajan. Ancora nella lista Clark’s Botanicals, NuFace, Purlisse, Cover FX, LYS Beauty, SiO Beauty, Peace Out Skincare, Koh Gen Do, Julep Beauty, In Common Beauty.
Ora, l’espansione prevede anche adattamento; così sono stati creati dei set di imballaggi riutilizzabili con elementi di protezione per gli articoli più delicati. Olive ha anche creato la sua versione delle strisce a bolle d’aria; una versione sgonfiabile da poter tranquillamente riutilizzare.
COVID E SHIPPING SOSTENIBILE
Il Covid è stato in un certo senso una manna per l’e-commerce. Il suo uso è tremendamente aumentato, così come il senso di colpa nel comprare troppo. Se si crede nella sostenibilità, vedere così tanti pacchi che arrivano a casa, imballati con così tanto cartone… . No decisamente non è il top di gamma. Ed è qui che nasce l’ispirazione di Nata Faust, founder di Olive. Proprio nel vedere quanto poco interesse ci fosse da parte di grandi operatori di e-commerce nel sostenibile.
Si rende conto di voler costruire qualcosa nello spazio dell’e-commerce che fosse focalizzato maggiormente sull’impatto sociale e ambientale, senza badare ai profitti e ai consumi.
“Ho avuto un’illuminazione una sera quando ho portato fuori la spazzatura”, spiega Faust. “Tutti questi rifiuti, sono sia un problema ambientale che una seccatura per i consumatori”. E il problema più grande rispetto all’imballaggio è in realtà il fatto che la maggior parte di quei pacchi viene consegnata uno alla volta. Quelle emissioni sono in realtà il maggior contributore delle emissioni di carbonio nella catena di approvvigionamento dell’e-commerce post-acquisto. “
I PROBLEMI
Non tutti sono elementi riconoscibili dai consumatori; molti infatti sono nascosti. I resi sono una grande seccatura senza parlare del possibile disagio che si crea quando si compra da molti siti. Ogni volta si deve ricreare un account e inserire tutte le info. Olive lo risolve offrendo la soluzione dello sportello unico. Inoltre, affronta i resi permettendo di riutilizzare la confezione del brand senza doverne recuperare altre.
Tuttavia, l’imballaggio non è totalmente risolto; Olive ha creato partnership con rivenditori in modo tale da essere responsabile dei problemi di riciclaggio. L’obbiettivo finale è utilizzare gli imballaggi riutilizzabili fin dall’inizio, prima della spedizione di Olive.
Al momento, 10.000 consumatori hanno utilizzato Olive; e il brand non ha nemmeno usato campagne di comunicazioni forti per realizzare il risultato.
Olive, sta facendo crescere la propria attività attraverso una raccolta fondi di circa $ 15 milioni da investitori tra cui Invus e Primary Venture Partners.
Il segno del cambiamento è qui. E la rivoluzione nello shipping del beauty è solo iniziata.