In diverse latitudini del mondo gli effetti del cambiamento climatico sono collegati al processo di invecchiamento globale e alla salute mentale. I cambiamenti ambientali degli ultimi decenni sono diventati sfide urgenti per la sopravvivenza. Una di queste è la cura del benessere delle persone più vulnerabili: gli anziani.
L’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) sottolinea che gli effetti del cambiamento climatico sono la più grande minaccia per la salute globale nel XXI secolo. La salute è e sarà colpita dall’impatto diretto di ondate di calore, siccità, forti tempeste e innalzamento del livello del mare. Oltre agli effetti indiretti, come le malattie respiratorie. Anche attraverso la mancanza di sicurezza alimentare, l’accesso all’acqua, la malnutrizione e le migrazioni forzate.
Quante persone di età superiore ai 60 anni ci saranno nel mondo entro il 2050?
L’OPS afferma che la popolazione mondiale sta invecchiando a un ritmo senza precedenti. Prevede che la popolazione over 60 raddoppierà entro la metà del XXI secolo, raggiungendo quasi 2,1 miliardi nel 2050. Pertanto, entro il 2050, il 21% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni.
Quali aree del mondo saranno più colpite?
Sebbene l’impatto sia globale e imminente, diversi studi scientifici, come quelli disponibili in Nature Communication, stabiliscono che il cambiamento climatico sarà il problema principale nelle nazioni più temperate dell’Europa e del Nord America. Inoltre, l’invecchiamento della popolazione sarà un fattore determinante nei Paesi più caldi di Africa, Asia e Sud America. L’Africa è anche la regione in cui la crescita demografica complessiva avrà l’impatto maggiore.
A quali rischi sono esposti gli anziani a causa dei cambiamenti climatici?
Come conseguenza del riscaldamento globale, le ondate di calore possono avere effetti gravi su questa popolazione. Questi possono includere: temperature corporee elevate, vertigini, nausea, mal di testa, disidratazione, affaticamento, esaurimento, pressione bassa, svenimento. Questi effetti, uniti a malattie croniche o congenite preesistenti, possono aggravare lo stato di salute di questa popolazione a rischio.
Come influisce il cambiamento climatico sulla salute mentale?
La Wellcome Foundation afferma che gli eventi meteorologici estremi, come uragani e inondazioni, possono causare disagio psicologico e traumi. L’aumento delle temperature porta a tassi più elevati di ansia e depressione. Esistono quindi nuovi termini per descrivere alcuni degli effetti del cambiamento climatico sulla salute mentale, come ansia da clima, dolore ecologico e solastalgia. In una crisi ambientale globale come quella attuale, oltre ai pericoli fisici si annida un problema latente per gli adulti anziani e sfollati: una pericolosa epidemia di solitudine.
Innovazione sociale e iniziative per gli anziani
Esistono diverse iniziative per migliorare il benessere degli anziani nel contesto dei cambiamenti climatici. In Argentina, le autorità di Buenos Aires hanno creato il Programma di adattamento agli eventi climatici estremi (Programa de adaptación frente a eventos climáticos extremos). Promuovono l’empowerment delle comunità per essere attenti agli effetti delle ondate di calore. Utilizzano la tecnologia per rafforzare la comunicazione tra le persone che vivono in una comunità. Formano bambini e adulti affinché tutti conoscano le informazioni giuste per evitare l’esposizione alle alte temperature. Anche per individuare i sintomi e rimanere sempre idratati.
La rete globale Land Body Ecologies (LBE) studia la solastalgia. Si tratta del disagio mentale causato specificamente dai cambiamenti ambientali. Si dedica a mettere in contatto le comunità indigene che sono in prima linea nell’attuale crisi ambientale. Con collaboratori nel campo dei diritti umani, della medicina, della psicologia, delle arti e dell’ecologia provenienti da Finlandia, India, Kenya, Thailandia, Uganda e Regno Unito. Per analizzare le profonde interconnessioni tra salute mentale ed ecosistemi.
In Spagna, l’iniziativa di innovazione sociale Auzosare gestisce la solitudine indesiderata nei Paesi Baschi. Utilizzando la tecnologia e i Big Data, individua le persone di età superiore ai 65 anni che vivono da sole. In questo modo, rilevano le situazioni di isolamento sociale, al fine di connettersi con i servizi comunali di supporto alla comunità.
Chiavi naturali e facili da implementare
Wellcome suggerisce che aumentare l’accesso agli spazi verdi può avere un impatto positivo sulla salute mentale. Una ricerca finanziata da Wellcome ha dimostrato che stare in uno spazio verde, come un bosco o un parco, per soli 15 minuti, può migliorare immediatamente e momentaneamente l’umore e ridurre anche i sentimenti di ansia. A questo si può aggiungere l’empowerment della comunità. Comunità informate e attente agli anziani possono contribuire alla loro sopravvivenza.
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