Incendi boschivi in America Latina 2024

Cause, conseguenze ambientali, sociali ed economiche

Sofía Falke
English Translation
Chiara Conti
Italian Translation
Chiara Conti
Voice-over: Cinzia Pascali

La crisi degli incendi boschivi in America Latina sta colpendo duramente Paesi come Bolivia, Brasile, Colombia, Paraguay, Perù e Argentina. Questa minaccia, spesso trascurata, viene alla ribalta solo quando gli incendi devastano foreste, savane e intere comunità. In questi momenti, il mondo torna a concentrarsi sul cambiamento climatico e sulle profonde conseguenze che l’attività umana sta avendo sul nostro pianeta.

Quest’anno, la Bolivia ha visto bruciare 6,9 milioni di ettari, mentre in Argentina sono andati a fuoco circa 40.000 ettari, colpendo sia foreste native sia campi e aree turistiche. Secondo il Global Forest Fire Information System, il Brasile ha registrato incendi su 46,1 milioni di ettari. Il Paraguay ha perso più di 353.000 ettari, la Colombia 7.029 ettari e in Perù le fiamme hanno consumato quasi 5.000 ettari. L’Ecuador ha registrato almeno 36.399 ettari bruciati da incendi boschivi quest’anno.

Il cambiamento climatico non è solo una causa, ma anche una conseguenza degli incendi boschivi in America Latina. L’Amazzonia brasiliana, una delle regioni più umide del pianeta, è diventata altamente “infiammabile” a causa dell’aumento delle temperature e della prolungata siccità. Tuttavia, non è solo il cambiamento climatico a guidare questa crisi. Le azioni umane irresponsabili, come l’agricoltura incontrollata e il disboscamento illegale, aggravano la situazione e sono tra le cause principali della massiccia deforestazione a cui stiamo assistendo in America Latina.

Cause degli incendi

Intenzionali

Questa categoria comprende pratiche illegali come gli incendi agricoli effettuati da alcuni agricoltori con l’obiettivo di ripristinare la fertilità del suolo. Sono anche dovute ad attività illegali, come il disboscamento o l’estrazione mineraria, dove le aree forestali vengono rase al suolo per facilitare l’accesso alle risorse naturali senza attirare l’attenzione delle autorità.

Altre cause frequenti di incendio doloso sono le azioni di protesta o l’intenzione di destabilizzare i governi o le aziende che operano nelle aree forestali. Alcuni gruppi usano il fuoco per sfollare le comunità o favorire l’espansione urbana, dove le foreste sono viste come ostacoli allo sviluppo di progetti immobiliari.

La piromania, una condizione in cui una persona prova piacere o eccitazione alla vista del fuoco, viene aggiunta come causa di incendio doloso. Si tratta di un disturbo psicologico in cui vi è un desiderio incontrollabile di appiccare incendi e una sensazione di gratificazione emotiva una volta appiccati, senza misurare le conseguenze di questi atti.

Incendi boschivi in America Latina. Fonte: Unsplash.

Accidentali (non intenzionali)

Possono essere causati da falò ricreativi mal spenti, dal lancio di sigarette accese sulla vegetazione o dall’abbandono di oggetti rifrangenti, come il vetro, sul suolo della foresta. Questi ultimi possono innescare un incendio nel bagliore del sole. Esistono anche bruciature agricole autorizzate in cui si perde il controllo degli incendi.

Gli incendi per cause naturali sono quelli prodotti da fenomeni atmosferici come i meteoriti, il tempo, il sole, le temperature (come l’estate nel caso dell’Argentina e del Brasile), e El Niño e La Niña in Perù ed Ecuador.

È importante notare che i responsabili di incendi boschivi sono soggetti a sanzioni legali che variano da giurisdizione a giurisdizione. Nella maggior parte dei Paesi, le leggi contro questo tipo di reato prevedono pene detentive che vanno dai sei mesi ai dieci anni, a seconda della gravità dell’incendio, dei danni causati e del fatto che sia stato intenzionale o frutto di negligenza, come dimostra la nuova misura provvisoria che verrà applicata in Brasile.

Conseguenze ambientali e sociali degli incendi boschivi in America Latina. Qual è il loro impatto globale?

L’Amazzonia, con una superficie di 7,7 milioni di km² (più di 13 volte la penisola iberica), è la più grande foresta tropicale del mondo. La sua superficie forestale copre 6,7 milioni di km², pari a un terzo delle foreste mondiali. Ospita il più grande sistema fluviale del mondo, con ecosistemi d’acqua dolce che comprendono fiumi e zone umide.

Contiene inoltre il 25% della biodiversità terrestre e la più alta diversità di specie ittiche di qualsiasi sistema fluviale. La protezione dell’Amazzonia è essenziale non solo per ragioni ambientali, ma anche per garantire un futuro sostenibile.

Il Ministero messicano dell’Ambiente e delle Risorse Naturali ha identificato le principali conseguenze ambientali degli incendi boschivi. Queste includono la perdita di habitat per la fauna terrestre, l’effetto serra e il degrado del suolo. La morte massiccia di piante, essenziali per la produzione di ossigeno, ha anche un forte impatto sul clima.

Gli incendi boschivi in America Latina stanno intensificando l’effetto serra. Ciò contribuisce all’aumento della temperatura globale e accelera il riscaldamento globale. La devastazione delle foreste non solo elimina gli habitat della fauna selvatica, ma altera anche gravemente le catene alimentari.

Nella fauna di regioni come Bolivia, Brasile e Paraguay, le specie più colpite sono i coccodrilli, i giaguari e l’ara giacinto, il pappagallo più grande del mondo. Nel 2020, una serie di incendi nel Pantanal – una vasta pianura alluvionale che abbraccia parti del Brasile, del Paraguay e della Bolivia – ha causato la morte di 17 milioni di animali.

Uno degli effetti “invisibili” degli incendi in America Latina è l’interruzione della formazione e del recupero delle falde acquifere. Queste sono fondamentali per la vita sulla Terra, poiché forniscono acqua alle piante attraverso le loro radici.

Effetti degli incendi sulle popolazioni locali e sulla biodiversità

Gli incendi rappresentano un grave problema anche per le comunità umane, soprattutto quelle indigene. L’inquinamento atmosferico generato dalle ceneri non solo influisce sulla salute dei loro abitanti, ma minaccia anche i loro mezzi di sussistenza tradizionali. Questo perché le loro terre sono il loro patrimonio culturale, spirituale e di sostentamento. I governi spesso emarginano le comunità indigene durante la pianificazione e l’attuazione delle politiche di prevenzione e gestione degli incendi boschivi. Non solo non vengono coinvolte, ma sono costrette a lasciare le loro terre. Spesso, quindi, si suggerisce che vi sia un interesse economico nell’“obbligo” di sfrattare le comunità.

Infine, l’Amazzonia, un ecosistema necessario per la vita sulla Terra e per il pianeta, si trova in uno dei momenti più critici della storia. Negli ultimi 39 anni sono stati disboscati più di 88 milioni di ettari. Ciò comporta, tra l’altro, il pericolo di scomparsa della diversità biologica dell’Amazzonia e, di conseguenza, una diminuzione della disponibilità di cibo per le popolazioni vicine. Tenendo conto di questo scenario, è più che mai essenziale rafforzare le politiche di conservazione e ripristino.

Altre conseguenze ambientali

Durante gli incendi vengono rilasciati anche diversi inquinanti chimici, come metalli pesanti, idrocarburi e sostanze chimiche organiche. Questi inquinanti possono essere assorbiti dall’acqua, compromettendo la salute degli organismi acquatici e delle persone che la consumano.

Inoltre, l’accumulo di nutrienti, come l’azoto e il fosforo, nell’acqua, a causa del materiale organico bruciato, può portare all’eutrofizzazione. Questo fenomeno provoca fioriture algali, che a loro volta influiscono sulla salute degli ecosistemi acquatici. La trasformazione del paesaggio causata dagli incendi può alterare il flusso dell’acqua attraverso gli ecosistemi, danneggiando gli habitat e la biodiversità.

L’indebolimento dell’economia è uno dei principali problemi causati dagli incendi boschivi in America Latina

Una delle conseguenze ambientali più visibili degli incendi boschivi è la distruzione delle risorse di legname, che colpisce gravemente l’industria forestale. Di conseguenza, molte persone perdono il lavoro, causando instabilità economica nelle comunità locali che dipendono dalla commercializzazione del legname per il loro sostentamento.

In termini di turismo, le attività programmate devono essere rimandate e l’accesso alle aree di interesse turistico è vietato. Ciò riduce notevolmente le entrate di questa industria. Inoltre, per i governi, il ripristino della fauna selvatica e il recupero degli ecosistemi devastati dagli incendi rappresentano un costo elevato.

In Perù, ad esempio, il Ministero dello Sviluppo Agrario e dell’Irrigazione ha riferito che quest’anno quasi 3.000 famiglie sono state colpite dagli incendi. In risposta, il governo ha attuato misure di sostegno, distribuendo fertilizzanti, sementi e guano delle isole.

I settori più colpiti sono quelli coinvolti nelle attività rurali e agricole. Un esempio è Quito, in Ecuador, dove sono state registrate interruzioni di corrente fino a 14 ore. Questa situazione interrompe la fornitura di beni e influisce sui trasporti, generando a sua volta gravi problemi economici per la regione.

Risposte politiche a un problema in crescita

Il ruolo dello Stato è fondamentale in momenti come questi, sia per proteggere la fauna selvatica che la vita umana. Le strategie di prevenzione e controllo degli incendi boschivi, così come la loro eradicazione, sono le risposte più comuni messe in atto dai Paesi. Queste misure sono realizzate in collaborazione con il governo, le organizzazioni della società civile e i volontari.

Tuttavia, una delle principali critiche a queste risposte è che molte politiche si concentrano esclusivamente sulla soppressione degli incendi. In questo modo, vengono trascurati gli effetti del riscaldamento globale e l’accumulo di combustibili nel paesaggio. In altre parole, di fronte alle pressioni dell’opinione pubblica, i governi si limitano a dare priorità alla soppressione immediata degli incendi, senza attuare politiche forestali e territoriali che affrontino le cause alla base del problema.

Fonte: Unsplash

Per prevenire gli incendi futuri sono necessarie misure che affrontino il problema alla radice nel lungo periodo. In altre parole, se si evita che gli incendi si verifichino, non sarà necessario spegnerli, né spendere ingenti somme di denaro. Soprattutto, non ci saranno conseguenze ambientali irreparabili.

Il ruolo delle ONG negli incendi boschivi

È interessante il ruolo delle organizzazioni e delle ONG che lavorano quotidianamente per prevenire questi problemi. Il Gruppo di esperti sugli incendi boschivi in America Latina e nei Caraibi è composto da responsabili degli incendi di ministeri e agenzie legate a questo problema. L’obiettivo è quello di consigliare, guidare e sostenere la collaborazione internazionale e lo sviluppo delle politiche relative agli incendi boschivi.

La Nature Conservancy lavora con le comunità per promuovere l’educazione e le risorse per prepararsi e ridurre il rischio di incendi boschivi. “Tree Planted” è una ONG che aiuta a mitigare la perdita di foreste in tutto il mondo. Ha proposto la Million Tree Challenge per incoraggiare le aziende e i singoli a combattere il cambiamento climatico. La Wilderness Society conserva i paesaggi connessi, affrontando i problemi derivanti dalla crisi climatica ed educando le comunità alle pratiche di conservazione.

La soluzione non è semplice e non sarà pronta da un giorno all’altro, ma è fondamentale lavorare in un quadro di politiche climatiche e ambientali incentrate sul ripristino e la protezione degli ecosistemi. Questo deve essere accompagnato dall’implementazione di nuove tecnologie per la gestione sostenibile e da una solida strategia di gestione del rischio di catastrofi.