Il progetto artistico Giralamoda promuove la moda sostenibile attraverso espressioni come danza, teatro, cartomanzia e musica. Presenta 21 performance che raccontano al pubblico la situazione attuale dell’industria della moda e iniziative innovative sostenibili che aiutano a contrastare questa pericolosa catena di consumo.
Così, il 26 maggio le porte del teatro La Creta di Milano si aprono con uno spettacolo indimenticabile.
QUANDO L’ARTE CI PARLA DI MODA CIRCOLARE
Lo spettacolo presenta 6 performance dallo stile rilassato e comico coinvolgendo il pubblico in modo creativo e spontaneo. Giralamoda, rivela un lavoro con discipline artistiche che sensibilizzano l’essere individuale e lo portano a interrogarsi difronte ad un uso responsabile e consapevole della moda.
La rappresentazione permette al pubblico di riflettere sull’essere parte di una catena di consumatori che, senza un’operazione etica, può oggi vedere un panorama ambientale completamente senza speranza.
La congiunzione di questi argomenti illumina il palcoscenico per un gruppo di 7 artisti che con il loro talento mettono in scena l’opera.
CON LA DANZA INIZIA LA ESIBIZIONE
Sul palco vediamo danzare gli artisti: Susana Accornero e Elvio Pereira de Assuncao con la loro pièce teatrale, “LENTO ESSENZIALE”. La performance inizia in primo piano con la figura di una lumaca femmina che si muove lentamente verso una montagna di vestiti scartati. Nel movimento lento che caratterizza la lumaca si trasmettono sensazioni insospettabili ma essenziali e mentre attraversa lo spazio, non sembra preoccuparsi della pressione del mondo esterno.
La lumaca si avvicina al suo antipodo, che sullo sfondo è rappresentato da una figura aliena che scarta freneticamente abiti e accessori creando così un accumulo incontrollabile di materia che, interrompendo il passaggio della lumaca, crea una scena di polarizzazione con un osservatore che si chiede: qual è il loro punto in comune? Cosa può accadere prima dell’incontro di questi due esseri che sembrano agli antipodi?
TEATRO
Lo spettacolo lascia il posto all’artista Davide del Grosso che ci presenta: “TUTTO TORNA”, un monologo che ci conduce in un viaggio attraverso la linea temporale moderna della moda e del suo riciclaggio.
La sua messa in scena propone un linguaggio divertente che ci porta a ricordare le tendenze della moda retrò, raccontandoci come il passare degli anni ci abbia permesso di vedere stili che tornano ad essere una tendenza causando un effetto in ogni generazione.
Grandi risate dal pubblico che ricorda le spalline sulle giacche degli anni ’90 e come, uno stile apparentemente “ridicolo” riesca oggi a segnare un’epoca della storia moderna.
Nel suo racconto ci parla di Upciclyng, di quali sono i tipi di riciclo e dell’importanza del mercato della moda vintage. La sua storia ci porta a meditare sul riuso dei nostri abiti e a considerare come dovremmo scartare i nostri indumenti. Ci narra in che modo dobbiamo considerare la possibilità di dare o donare, ma soprattutto a chi doniamo. Ci guida a rivedere consapevolmente se alcune entità hanno o meno uno scopo etico. Poi cita l’organizzazione Humana Vintage che oggi si occupa di un riciclo di moda circolare etico essendo leader nel mercato europeo.
Il monologo si conclude con un tocco poetico citando il testo: “dialogo della moda e della morte” del poeta Giacomo Leopardi. Questa poesia è uno scambio di battute in cui l’autore racconta che esiste una fratellanza tra moda e morte. Mostra un profondo disprezzo per i tempi moderni e la loro industrializzazione con la moda come simbolo dell’apparenza e della vanità tipiche del consumismo odierno.
PERFORMANCE
Ad energizzare lo spettacolo entra in scena con la sua performance di CARTOMANZIA l’esperta di moda sostenibile: Camilla Nardelli. Con il gioco della divinazione delle carte, coinvolge il pubblico nella lettura delle domande, dialogando su argomenti come il fast fashion, la situazione attuale dell’industria della moda, le percentuali di utilizzo di nuovi capi sul mercato e l’intelligenza artificiale come strumento nella fabbricazione dei capi.
Il suo personaggio risponde alle diverse domande poste e con le informazioni che fornisce al pubblico, possiamo riflettere su come l’individuo e il suo lavoro personale contano e contribuiscono al cambiamento e alla “rivoluzione” di una moda biosostenibile.
MONOLOGO
Con una nuova scenografia entra l’artista Chiara Brunetti che ci presenta: “UNA STORIA TUTTA UMANA”. Il suo racconto romantico ci riporta agli inizi dell’essere umano e alla sua evoluzione con l’uso della tecnica. Chiara, che praticamente declama una poesia con la sua sceneggiatura, ci introduce ad una discussione personale. Utilizza la metafora del rapporto tra un elemento naturale come un bastone di legno e uno tecnologico come un cellulare.
Il suo monologo teatrale ci invita a visualizzare nuove realtà creative con l’uso avanzato della tecnologia e ci consente di meravigliarci di progetti ecosostenibili innovativi e ingegnosi nel settore della moda, citando esempi preziosi come Orange Fiber, Piñatex e Patagonia, organizzazioni che lavorano nella creazione di progetti sostenibili proponendo un futuro promettente per l’ambiente.
L’ESSERE UMANO INNOVATIVO E LA DANZA
In un secondo intervento gli artisti Elvio Pereira de Assuncao e Susanna Accornero presentano: “TÉCHNE”. È una performance che, attraverso la musica, la danza e la recitazione, ci presenta un essere umano per natura innovativo e creativo che riesce a creare nuove materie prime alternative dal riutilizzo di prodotti naturali e sintetici che, con l’uso della scienza e della tecnologia, riesce a trasformare in nuove componenti sostenibili.
La messa in scena è musicalizzata da Luca Macchi che esegue una proposta elettronica completamente contemporanea.
IL SIPARIO SI CHIUDE
Al termine dell’evento il gruppo di artisti viene presentato riunito sul palco con manifesti che annunciano: #CambiaModa #PayYourWorkers #Payout #WhoMadeMyClothes. Dopo un applauso scrosciante, consegnano al pubblico un fazzoletto come simbologia della loro frase: “Buona rivoluzione”
L’iniziativa innovativa e creativa vede la partecipazione di marchi di moda sostenibile: Wrad Living, Casa Gin, Individuals e Cora Bellotto responsabili dei costumi degli artisti.
DIETRO LE QUINTE
L’evento è stato ideato e prodotto da TRAMA PLAZA organizzazione senza fine di lucro fondata a Milano nel 2020 da Erica Brunetti come presidente e Marta Griso quale vice presidente. Sono loro i vincitori della prima edizione della “Scuola del Quartiere” concorso del comune di Milano, che oggi decidono di concentrare i loro obiettivi sulla promozione della moda sostenibile.
Il nome Trama Plaza è stato creato in memoria dell’incidente avvenuto nel Rana Plaza, fabbrica tessile che produceva abiti per i principali marchi di moda occidentale nella città del Bangladesh. Parliamo di un crollo che lascia 1.134 morti.
L’organizzazione oggi conta un collettivo di 60 donne volontarie presenti in tutta Italia.
Il progetto GIRALAMODA ha fatto la sua prima presentazione il 22 e 23 maggio 2021 in Piazza Berlinguer a Milano.
La prima volta siamo andati in escena in piazza Berlinguer a Milano con tutta l’opera GIRALAMODA: quindi con una maratona di 21 performance uno dopo l’altra dalle 15 alle 22.
Non si trattava di uno spettacolo con una regia continuativa come in teatro, bensì ogni performance veniva introdotta da me e il pubblico poteva assistere ad una o più performance. ”
Erica Brunetti
L’opera, essenzialmente dinamica e fresca, conserva la sua espressione iniziale, proponendo una costante conversazione tra l’artista e il pubblico.
Speriamo in altre iniziative come Giralamoda!