Classe 1973. Architetto e performer. Questo è Tomás Saraceno che propone al pubblico di vivere uno spazio onirico. Realizzabile grazie a soluzioni d’ingegno.
L’obiettivo è aprire lo sguardo sulla possibilità di ridisegnare la vita di tutti i giorni attraverso soluzioni alternative ed ecosostenibili, che modificherebbero completamente lo skyline del mondo a cui siamo abituati.
Tomas Saraceno e Antropocene: l’età del riscaldamento globale
Una volta il mondo era una full immersion nelle nuvole e nelle galassie, oggi a causa dell’inquinamento non siamo circondati solo da meraviglia ma anche da scarti di plastica difficili da smaltire.
Questo è, per Saraceno, l’Antropocene, un’era in cui l’uomo danneggia il proprio habitat con emissioni di tutti i tipi: plastica, processi produttivi, trasferimenti della merce, produzione di energia.
L’essere umano è in grado di desiderare cose che vanno oltre la natura (come la possibilità di volare) e realizzarle.
Proprio questo fatto lo ha portato al desiderio di costruire un museo volante, e non solo: di realizzarlo con delle buste di plastica di recupero.
Il Museo Aereo Solar: alla scoperta dell’Aerocene
Nel 2007 con supporto di una community, Tomás Saraceno ha cominciato a procurarsi centinaia di borse di plastica usate, che venivano lavate, tagliate e incollate, per creare un lenzuolo gigante.
Questo telo è servito per la struttura vera e propria del museo, progettato in modo da lievitare senza l’utilizzo di gas o emissioni.
Al momento del tramonto, infatti, la differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno permette al museo di sollevarsi.
Questo museo è detto “aerosolare” e le opere esposte riguardano storie personali o di amicizia.
L’opera sostiene la sperimentazione verso soluzioni ecologiche alternative e andare così incontro all’Aerocene: la nuova epoca di consapevolezza ecologica.
Free the Air: How to hear the universe in a spider/web – New York di Tomás Saraceno
Di recente è stata aperta al The Shed di New York l’esposizione di Tomás Saraceno Particular Matter(s). Qui è possibile sperimentare Free the air: How to hear the universe in a spiderweb.
L’opera è composta da due livelli di rete metallica e conta 39 metri di diametro. In questa rete i corpi i partecipanti vibrano al ritmo dei ragni. Una esperienza che si pone come una affermazione. I diritti da parte degli invertebrati, scelti da Saraceno come portavoce di tutte le specie animali oppresse dall’uomo.