Arun Kumar elefante indiano in cemento e grafite

ArunKumar: le mille sfaccettature del riciclo

Riciclare e rielaborare i rifiuti nell'arte contemporanea

Pensiamo all’usa e getta: potrebbe mai venirci l’idea di costruirne una scultura con oggetti che usiamo e gettiamo via ogni giorno? Beh, l’arista indiano ArunKumar ha commentato in qualche modo e dal suo speciale punto di vista, i cambiamenti climatici.

In risposta a questi si è cimentato nella creazione di spettacolari opere, per riciclare e rielaborare i rifiuti, creando una scultura proprio in riva al mare “Droppings and The Dam” lungo la costa danese.

Droppings And The Dam 2015 Arunkumar – Lungo la costa danese

Laureato all’università di Boroda, prima produttore di giocattoli, decide di dedicare il suo tempo all’arte. Mostra l’enorme quantità di rifiuti prodotti dal nostro stile di vita e simboleggia gli effetti nocivi dei materiali usa e getta sul nostro ambiente.
L’artista è noto infatti, per riciclare e rielaborare i rifiuti industriali, dalla plastica al legno;
Per tua informazione per il compimento e per la realizzazione di quest’opera, sono stati utilizzati circa 70.000 tappi di bottiglia, raccolti in diverse città del mondo.
Tutti colorati e accuratamente sovrapposti l’uno con l’altro, intessuti con l’utilizzo di fili di acciaio per legarli verticalmente.

Abbiamo parlato del riutilizzo della plastica girovagando nella foresta di plastica di Thomas Dambo. Ed eccoci, qui assistiamo ancora ad una forma d’arte, che ha come focus centrale il riciclo.

Lo scopo visivo di quest’opera è far visualizzare al fruitore ciò che accade, quando buttiamo via una semplice bottiglia d’acqua, e a quanta spazzatura produciamo ogni giorno.
La scultura ci accoglie come un’onda, coinvolgendo lo spettatore a muoversi in una danza, con l’invito a essere più empatici con la natura.

Sculture come giochi?

Alcune opere di Kumar sono simili a giochi, creati in plastica o fieno, nature morte (la natura per sua definizione è infatti viva, ma diventa morta quando la si toglie dal suo habitat) per la precisone, che esprimono il concetto di Terra e tutto ciò che ne fa parte.

Tutto questo è un emblema a favore dell’ecosistema, lo scopo dell’artista è rievocare il ricordo di una natura ormai data per scontata. La sua arte è un interpretazione del riciclo sostenibile, che si trova ricoprire un ruolo non poco rilevante agli occhi dell’uomo, poiché le sue forme e i suoi soggetti, sprigionano un forte impatto emotivo.

ArunKumar ha realizzato con pezzi di legno di scarto, vere e proprie sculture di esseri umani. L’allusione fa appello all’uomo per una critica a colui che ha distrutto l’ambiente e che ha abusato delle risorse della terra.

Scatole di carta che diventa arte?

Ebbene si, percorrendo la sua strada artistica, mi sono imbattuta in opere magnifiche ma fatte con un’insolita manifattura, infatti, il suo approccio al riutilizzo non si ferma qui. Raccogliendo e conservando le scatole di cartone, l’artista crea una pasta di carta che poi trasformerà in elefanti.

Within, Without. Materials 2018 – Arunkumar

Il corpo è modellato sulle delle statue di elefanti trovate nei templi, il richiamo è evidente vista la sua etica, si riferisce palesemente verso la distruzione degli habitat di questi animali, che allo stesso tempo sono amati e ammirati, ma che senza nessuno rimorso vengono a volte anche uccisi.

Le sculture e le stampe di ArunKumar mappano il rapporto tormentato tra natura e esseri umani. 
Negli ultimi anni, ha costruito un centro di conoscenza e conservazione dell’ecologia sulle catene montuose dei Ghati occidentali in India. SARA è un centro gestito dalla comunità e alcuni artisti, situata nel villaggio di Dombekoppa, in India. Il progetto è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle pratiche da seguire tutti i giorni, per vivere una vita sostenibile.

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