Gola Hundun: Street & Contemporary Art

Translation
Belen Espino

Graffiti e altre forme di street art raccontano i nostri tempi. In questo nuovo viaggio, vi farò riflettere su come la street art salverà il mondo dai disastri ecologici.

Murales di Mrfijodor: street art sostenibile

L’arte come eco del mondo: la street art denuncia il disastro ambientale

Immaginiamo il pianeta Terra come una grande opera d’arte: una scultura del Bernini, un quadro di Chagall, una poesia di De Andrade, un avvincente romanzo di Steele. Parliamo di un’opera d’arte dalla grande forza comunicativa, ogni suo soffio cela un messaggio, più o meno chiaro, che spesso rimane silente. C’è chi, però, ha accolto di buon grado l’esigenza di innalzare le grida del nostro pianeta attraverso ulteriori forme artistiche. Ovvero, il famoso processo comunicativo legato al sentimento panico de l’art pour l’art. A entrare in scena sono disegni, colori, forme. Immagini che insegnano, capaci di trasmettere messaggi, di sensibilizzare, di denunciare. Parliamo nello specifico della street art, la quale è stata e continua ad essere affrontata da moltissimi artisti contemporanei. Essi si pongono l’obiettivo di scardinare i vecchi sistemi e alcuni degli orrori causati dalle devianze della società contemporanea.

Le denunce della street art

La tutela dell’ambiente, un tempo considerata un hobby elitario, oggi ha preso piede, diventando uno dei temi più trattati in ambito artistico. Nei secoli il mondo dell’arte si è fatto carico di tematiche sociali, divenendo mezzo di vera e propria denuncia. Negli ultimi anni, poi, le problematiche ambientali si sono fatte largo tra le cerchie artistiche, che ne hanno fatto uno dei punti focali del proprio impegno civico.

Rispetto per l’ambiente e arte si fondono, in particolar modo, nella street art, vale a dire il linguaggio figurativo nato in strada. Scopo principe di questa espressione artistica è, infatti, la riqualificazione delle periferie tramite l’abbellimento di edifici e strutture civiche già esistenti. Combattere il grigiore del cemento con la vivacità dei colori, rendendo le città più belle e vivibili e allo stesso tempo trasmettere messaggi in maniera diretta, senza filtri o censure.

Gola Hundu, Regione della Ragione, Montevideo (UY), pareti

Gola Hundun: chi è?

Il degrado ambientale, le condizioni del lavoro, le ingiustizie, l’inquinamento, la cementificazione: sono solo alcuni esempi di tematiche toccate nella nuova era della street art al servizio della Terra. Gola Hundun è riuscito pienamente a trasmettere tutti questi argomenti.

L’artista, nato a Cesena nel 1982, indaga nel suo operare il rapporto tra umanità e biosfera.

Ancor prima dell’apprendistato artistico presso il Liceo Artistico di Ravenna, già all’età di dodici anni inizia la sua attività di street-artista quale esecutore di graffiti con la tecnica del lettering sui muri della sua città, per rivolgersi ben presto, a partire dai quattordici anni, ad un’attività artistica rivolta ad una ricerca illustrativa e pittorica. Successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove consegue la laurea nel 2006.

Dal 2004 si trasferisce a Barcellona (ove vive e lavora) dove viene influenzato dagli artisti locali che operano nell’ambito della street art e che lo inducono a riprendere la sua originaria attività di artista muralista. Il primo decennio degli anni 2000 rappresenta per lui un periodo di ricerca e di crescita che lo vede muoversi tra Italia, Spagna e tutta Europa, fino al 2010, quando trascorre un semestre di residenza in Quebec. Da lì la sua attività si espande in senso globale portando la sua presenza in Brasile (2010), Palestina (2011), Russia e Giappone (2012), Kazakistan (2013) e U.S.A. (2014).

Gola Hundun ha collaborato con INWARD per “Venti e Correnti”, intervento realizzato in collaborazione con Nomos Value Research, e per la produzione di “Carpisa Tattoo” con l’opera ‘‘Il Maestro Dormiente: Get up with a kiss”. Ha partecipato alla mostra collettiva “Cinquanta Segnalibri” con l’opera “01 e 02”. https://www.golahundun.com/

Gola Hundun, Riemergendo, Modena

L’arte di Gola Hundun

Circa due mesi fa, è stato ultimato il primo di una serie di interventi di riqualificazione nel comune romagnolo di Bellaria-Igea Marina.

Il primo a impreziosire con la sua arte il comune di Rimini è stato Gola Hundun con il suo artwork intitolato “Effetti dell’Azione Incoscente”.

L’opera di Gola Hundun per la sua città natale è un modo per sottolineare il legame tra il mondo stesso e gli esseri umani. Un artwork che è una vera e propria denuncia per il modo in cui trattiamo l’ambiente nel quale viviamo.

Un legame minato dai problemi che tutti noi ormai conosciamo bene, come: deforestazione, cambiamento climatico, scioglimento dei ghiacci e acidificazione degli oceani.


Gola Hundun, Effetti dell’Azione Incoscente

In “Effetti dell’Azione Incoscente” è infatti raffigurata una barriera corallina, piena di molte specie di flora e fauna diverse. Le barriere coralline, considerate le forme di vita più diverse e complesse, rischiano di perdere i loro incredibili colori a causa dell’inquinamento, ma non solo.

L’opera ha dunque un significato profondissimo che va oltre i bellissimi colori e anche il luogo scelto non è infatti casuale: dove ora sorge “Effetti dell’Azione Incoscente”, prima vi era una pineta costiera, eliminata per far spazio all’ufficio del Turismo.

Non ci resta che immergerci nei colori di Gola Hundun, ricordando che “Alcuni vogliono rendere il mondo un posto migliore, io voglio solo renderlo un posto più bello. Se non ti piace puoi sempre dipingerci sopra!” (Banksy)

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