Trasformazione ed equilibrio

Utilizzare materiali comuni in modo espressivo.

Author
Marco Nardini
Italian Translation
Chiara Conti
Spanish Translation
Chiara Conti
Voice – over: Cinzia Pascali

La trasformazione di un immobile o di un paesaggio richiede equilibrio. Un bilanciamento costante  tra la conservazione e l’innovazione. Un elemento che coniughi entrambi. Che sappia esprimere la trasformazione rapportandosi sempre alla continuità. Si tratta di dare nuove letture ed espressioni a materiali convenzionali. Che possono esprimere con successo la continuità nella tradizione e le nuove esigenze della vita contemporanea.  Il design si manifesta, allora, in una sensibilità critica. Ricca di senso di responsabilità verso il progetto architettonico e il contesto. O forse sarebbe meglio parlare di contesti (sociale, ambientale, estetico) in trasformazione.

Bunkie on the Hill, esempio della tecnología A-Frame. Foto: Dubbledam
Bunkie on the Hill, esempio della tecnología A-Frame. Foto: Dubbledam

Impegno constante

Ma questa pratica richiede al progettista un impegno costante. Costante nella ricerca di soluzioni di qualità. Nello sviluppo tecnologico. Nelle iniziative volte ad implementare l’inclusione, la sostenibilità e il ciclo di vita del manufatto. Allungando il ciclo e ampliando la gamma delle soluzioni possibili.

È il caso dello studio canadese Dubbeldam Architecture + Design, con sede a Toronto, che ha ricevuto il prestigioso Architectural Practice Award all’inizio del 2024.

Di particolare interesse il progetto Bunkie on the Hill, che rivisita in modo originale la tipologia A-frame. La tipologia A-frame è una struttura di base progettata per sopportare un carico in modo leggero ed economico. La forma più semplice di un telaio a forma di A. Costituito da due travi di dimensioni simili, disposte con un angolo di 45 gradi (o meno). E collegate in alto a formare una A maiuscola. Forma della tradizione nello splendido paesaggio canadese. Riletta in una chiave del tutto nuova.

Ci siamo impegnati non solo a fornire un design di alta qualità e a sostenere approcci sostenibili nel nostro lavoro. Ma anche a contribuire a un dialogo più ampio sul ruolo e l’impatto dell’architettura nella società. Per elevare la qualità dell’ambiente costruito attraverso i progetti

Dubbledam

Strumento di trasformazione

Come afferma Heather Dubbeldam, portavoce dello studio: “Ci siamo impegnati non solo a fornire un design di alta qualità e a sostenere approcci sostenibili nel nostro lavoro. Ma anche a contribuire a un dialogo più ampio sul ruolo e l’impatto dell’architettura nella società. Per elevare la qualità dell’ambiente costruito attraverso i progetti .” L’architettura come strumento di trasformazione.

Al centro del suo lavoro c’è l’impegno per un design di qualità. Qualità intesa in termini di sostenibilità per le generazioni future. Ogni dettaglio, dalla disposizione generale degli spazi alla scelta dei materiali, alle finiture, giocano un ruolo cruciale. Creando l’esperienza dell’utente e il successo complessivo di un edificio. Il sapore artigianale, l’uso di materiali e forme interessanti e insoliti contribuiscono a ispirare le persone.

Bunkie on the Hill
Bunkie on the Hill, A-frame. Foto: Dubbledam

Design contestuale

Esplorando il rapporto con il paesaggio circostante. Alla ricerca di un design contestuale che rispetti l’ambiente e risponda alle richieste dell’habitat. Stabilendo un dialogo significativo con il luogo. E contribuendo alla valorizzazione della natura.

Un altro componente chiave è l’attenzione alla sostenibilità e al benessere. Dando la priorità all’uso di materiali sostenibili, all’efficienza energetica e all’integrazione di elementi naturali. Riducendo al minimo l’impatto ambientale. E creando spazi più sani e suscettibili di usi molteplici per gli abitanti.

Il concept Bunkie on the Hill è in accordo con il contesto naturale. Un bunkie è una capanna nel bosco. Che offre una via di fuga da luoghi affollati. Nascosta tra gli alberi; in cima a un ripido pendio. Il bunkie consente ai membri della famiglia di isolarsi, quando vogliono. Per riconnettersi con la natura. Con finestre che incorniciano vedute espressivo. E migliorano la connessione con l’esterno. La vista del cielo e del lago. E inviano un’ampia dose di luce naturale verso l’interno.

L’uso di materiali naturali, come il legno e la pietra, esalta questa connessione. Mentre le linee di design minimaliste e pulite assicurano una perfetta integrazione. Senza competere con il paesaggio. Un rivestimento in legno scuro si fonde con la foresta. E la protezione in legno a doghe dell’ingresso imita i tronchi d’albero circostanti. Il legno, all’interno, crea un’immagine calda e intima. La scelta di dettagli in legno, dentro e fuori, accresce la sintonia con l’intorno.

Pensione a Curciu, Romania. Foto: Modul 28
Pensione a Curciu, Romania. Foto: Modul 28

Conservazione e innovazione

Un altro progetto che segue questa linea è quello dello studio rumeno Modul 28, che ha ristrutturato e ampliato la canonica di una chiesa in Transilvania. Trasformandola in una pensione che bilancia la conservazione con l’innovazione. Situato nel borgo di Curciu, l’edificio è stato ristrutturato cercando di introdurre funzioni contemporanee. Che permettano di reintegrare i manufatti con le comunità presenti sul territorio.

L’iniziativa si basa sulla convinzione che trasformare gli edifici storici in musei non serva al loro benessere a lungo termine. Soprattutto nel caso delle parti annesse

Modul 28

Entrambe le proposte, negli interni e negli esterni, enfatizzano la reversibilità e la temporaneità. Utilizzando materiali leggeri, in particolare il legno. Essenzialmente, questi approcci seguono un “esercizio di materialità contemporanea”. Contribuendo al contrasto tra ciò che già esiste e ciò che è in fase di trasformazione. Una struttura in legno, un padiglione e uno sguardo equilibrato sul contesto.

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