Un’ambientazione per una mostra formata da elementi espositivi in cartone ondulato, totalmente smontabile e riciclabile. Si tratta di un sistema museale a impatto zero. È possibile? Secondo il team dello Studio LUO che ha progettato “X-wall” la risposta è si, semplicemente utilizzando il cartone. Per la mostra “Back to the Future: Breaking the Time Barrier” i curatori ZUO Jing & WANG Yanzhi volevano un allestimento che mostrasse il concetto di “edificio naturale”e che fosse parte integrante della mostra. Lo studio cinese LUO Studio ha scelto di utilizzare il cartone per creare lo spazio espositivo. Il risultato è un progetto che cerca di evitare lo spreco di materiali in sintonia con i requisiti di riduzione dell’impatto sull’ambiente.
Allestimento
In genere quando si progetta un allestimento per una mostra viene prestata molta più attenzione al lavoro organizzativo che si svolge prima, piuttosto che a ciò che accade dopo. Lo spazio espositivo è, solitamente, temporaneo. Ha un breve ciclo di vita. Anche le tempistiche d’installazione della mostra, e quelle di smantellamento, sono estremamente brevi. Per questi motivi si propende, in genere, per materiali comuni per l’allestimento, un metodo comune, rapido e a basso costo. Generalmente si utilizzano elementi d’acciaio leggero, pannelli di cartongesso e vernice al lattice (o altri materiali simili). Tuttavia, al momento dello smantellamento, la costruzione può essere demolita completamente, con conseguente grande quantità di rifiuti.
Cartone ondulato
Il cartone ondulato, invece, è un materiale riutilizzabile e riciclabile. Leggero e rispettoso dell’ambiente. È anche adatto alle funzioni espositive sia per la lavorazione che per il trasporto e l’assemblaggio. Come effetto finale la trama e il colore possono abbinarsi bene al tema della mostra così come alle caratteristiche degli oggetti esposti. Costituisce una sorta di “sfondo neutro” che si adatta perfettamente a tutte le occasioni. Per questo è stato scelto come materiale principale per “X-wall”, perché si prestava perfettamente al concetto di “impatto zero”. Ovviamente il progetto doveva considerare alcune criticità. La dimensione standard del cartone ondulato selezionato era di 2,4 m per 1,2 m. Una serie di elementi è composta da quattro pezzi di pareti che si estendono dal centro di una colonna in quattro direzioni. Tre cartoni ondulati verticali possono essere collegati orizzontalmente per formare un pezzo di muro. Con una lunghezza totale di 3,6 m.
Assemblaggio
L’assemblaggio del sistema si avvale delle qualità strutturali del cartone ondulato della sua rigidità e lavorabilità. Per questo è stato possibile utilizzare una tecnica di taglio CNC degli elementi. In tal modo sono stati realizzati i singoli componenti con bordi, concavi e convessi, attraverso i quali viene creata la struttura a incastro, un po’ come quella di una scatola. Sono stati utilizzati pannelli con due diversi spessori (15 mm e 20 mm). Questo sistema garantiva la stabilità strutturale degli elementi.
Personalizzazione
La grafica e i testi sono per lo più serigrafati e incollati direttamente sui cartoni. In alcuni casi sono fissati sui cartoni da chiodi. Gli oggetti esposti, e le altre attrezzature espositive (tra cui schermi LCD, ipad, lettori mp3 e auricolari), nonché i libri e le stampe xilografiche, hanno richiesto componenti strutturali speciali. “La sfida più grande era installare otto schermi LCD da 53 pollici. In termini di effetto spaziale, gli schermi devono essere inseriti e allineati con la superficie del cartone. Devono anche essere impostati a diverse altezze per bilanciarsi, con grafica e testi, in modo ordinato. Pertanto, è stato necessario applicare alcuni elementi strutturali di rinforzo. Questi elementi flessibili, facilitano anche il montaggio.” E permettono, inoltre, di personalizzare l’allestimento in base alle dimensioni dei singoli oggetti.
La sfida più grande era installare otto schermi LCD da 53 pollici. In termini di effetto spaziale, gli schermi devono essere inseriti e allineati con la superficie del cartone. Devono anche essere impostati a diverse altezze. Per bilanciarsi, con grafica e testi, in modo ordinato.
Lavorazione CNC
Vista la bassa densità del cartone, ci vuole un tempo più breve per il taglio e la lavorazione CNC, rispetto ad altri materiali da costruzione convenzionali. Tutti i 320 componenti utilizzati per la mostra sono stati trasformati in 2.566 elementi in meno di due giorni. In seguito i moduli espositivi dello stand sono stati assemblati in soli due giorni da sei o sette persone sul posto. È stato un processo di costruzione efficiente grazie non solo alla leggerezza del materiale in cartone, ma anche alla non necessità di utilizzare particolari strumenti di assemblaggio. Il processo ha permesso, inoltre, una grande comodità nel disassemblare la mostra, riutilizzare i componenti, oppure riciclarli.
Riciclo
Secondo il mantra di “ridurre, riutilizzare e riciclare” i componenti saranno smontati e poi riassemblati per essere poi installati in diversi luoghi dove verrà allestita la mostra. D’altra parte, queste pareti e supporti, realizzati in cartone ondulato, possono anche essere riutilizzati in altri contesti. Inoltre, nel fine vita, il cartone ondulato può essere ancora riciclato e riutilizzato fino al 96%.
Disegno dello spazio espositivo: LUO studio
Istruzioni per il disegno spaziale e la costruzione: LUO Yujie, Lu Zhuojian, Wang Beilei, Hong Lun, Liang Jiahui
Curatori: Zuo Jing, Wang Yanzhi
Visual design: He Jianping
Luogo: Power Station of Art
informazioni sulla Mostra: Power Station of Art
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