Architettura sostenibile: 4 esempi

Ambiente al primo posto nell’agenda dell'architettura

Visual Curator
Norma Marquez
Translator
Bryan Bravo
Author
Marco Nardini

L’architettura sostenibile e le tematiche ambientali sono entrate a pieno titolo nell’agenda del mondo della costruzione. La parola sostenibilità e l’architettura sostenibile si diffondono come un mantra tra architetti e designer per due ragioni: una tecnologica ed un’altra estetica. Spieghiamoci meglio. Oggi che il progetto debba essere sostenibile è un punto di partenza irrinunciabile. L’architettura deve far emergere una consapevolezza ecologica anche attraverso la propria immagine. L’ efficacia dell’architettura sostenibile è dunque tanto in relazione con la costruzione che con l’ambiente.

Cos’è l’architettura sostenibile

Ma cos’è l’architettura sostenibile? L’architettura sostenibile progetta e costruisce edifici che limitano il loro impatto ambientale. Gli obiettivi progettuali sono l’efficienza energetica, il miglioramento della salubrità dei luoghi, del comfort e della qualità di fruizione degli abitanti. Questi obiettivi sono raggiunti mediante l’integrazione di strategie e tecnologie appropriate. Fare architettura sostenibile vuol dire saper costruire e gestire un’edilizia in grado di soddisfare al meglio i bisogni e le richieste dei committenti. Tenendo sempre conto, fin dalla prima idea, il ciclo della costruzione e delle risorse naturali.

L’architettura sostenibile progetta e costruisce edifici che limitano il loro impatto ambientale. Ponendosi come obiettivi progettuali l’efficienza energetica, il miglioramento della salubrità dei luoghi, del comfort e della qualità di fruizione degli abitanti.

Armonia con il contesto

L’architettura sostenibile viene realizzata senza arrecare danno ad altri o all’ambiente cercando di inserirsi armonicamente nel contesto e pensando quindi anche ad un ciclo integrale d’uso del suolo, dello spazio, dei materiali e delle risorse. In effetti non sono concetti nuovi. Gran parte dell’architettura di buona qualità è tendenzialmente architettura sostenibile poiché nello statuto disciplinare dell’architettura il concetto di sostenibilità è già presente anche se in modo non esplicito. Questo significa che un’architettura sostenibile è anche una buona architettura (e viceversa). Tuttavia l’evoluzione tecnologica ci permette, oggi, di quantificare i parametri dell’architettura sostenibile rendendo questo modulo agevolmente replicabile. Alcuni esempi interessanti possono aiutarci a comprendere meglio il concetto di architettura sostenibile.

Kampala art centre

Il nuovo centro d’arte a Kampala, in Uganda, è il primo che proponiamo. Lo studio londinese New Makers Bureau ha costruito una nuova sede per un’associazione artistica locale. La scelta è stata quella di utilizzare materiali ricavati dal sito stesso. I materiali sono: terra, legno e mattoni di recupero. Lo studio ha attinto al patrimonio di esperienze sulla costruzione in terra, propria della regione. Così ha creato il primo spazio artistico comunitario dell’Uganda nel quartiere Kabalagala della città. Si sono ispirati anche alle chiese di Lalibela in Etiopia, strutture ipogee scavate nella roccia. Realizzate sottraendo materiale dal terreno un po’ come in uno scavo archeologico ed estraendo letteralmente il materiale dal sito.

Saltviga House

La Saltviga House, sulla costa meridionale della Norvegia, è opera dello studio Kolman Boye Architects. Quello che era iniziato come un esperimento ha dato vita ad un’idilliaca abitazione in legno. Adagiata sulla costa meridionale della Norvegia, immersa in un terreno boscoso con vista sul mare, la casa unifamiliare è stata concepita all’insegna della “dolcezza”. A sottolineare questo approccio, e a distinguere la Saltviga House, è l’utilizzo di scarti della produzione di tavole di rovere. Essi compongono in modo molto visibile il tetto e le pareti esterne conferendogli un aspetto simile a quello di scandole di legno di una baita. Prendendo spunto da questo splendido materiale, Kolman e Boye hanno realizzato una casa che risulta allo stesso tempo accogliente e responsabile, dal punto di vista ambientale. Allo stesso tempo, ogni pezzo di legno utilizzato nella costruzione è stato controllato e testato per verificarne la resistenza al clima, spesso rigido della Norvegia.

Adler Spa Resort Sicilia

L’Adler Spa Resort Sicilia è immerso nel contesto. L’architetto Hugo Demetz è stato incaricato di progettare il complesso sfruttando le viste panoramiche della natura circostante. Integrandosi nel paesaggio la costruzione risultante è composta principalmente da strutture ad un piano.

Comprende 90 camere per gli ospiti. Ciascuna unità è dotata di una terrazza privata a cui si accede tramite porte scorrevoli in vetro. L’allestimento incoraggia i visitatori a ricaricarsi. Cattura l’essenza del movimento slow travel. Gli spazi ispirano gli ospiti ad abbracciare la posizione tranquilla e appartata e l’etica del vivere all’aperto. Il resort è costruito sulla base dell’idea di sostenibilità.

Presenta pareti rivestite in argilla siciliana naturale, non cotta. Il materiale è stato scelto per le sue proprietà naturali di controllo dell’umidità. Nella struttura delle pareti si trovano anche elementi di uno dei luoghi più iconici dell’isola: la roccia di tufo formata da cenere vulcanica e sedimenti proveniente dall’Etna. La roccia contribuisce naturalmente a mantenere il confort interno. Gli spazi interni son freschi d’estate e caldi d’inverno.

10 Exchange Square

Coffey Architects ha completato la ristrutturazione sostenibile di un luogo di lavoro progettato nel 2004 dallo studio SOM, a Broadgate (Londra). Lavorando con British Land e con le “buone ossa” esistenti dell’edificio, gli architetti si sono assunti il compito di aggiornare la struttura agli standard contemporanei.

Oltre a dare priorità alla mobilità ciclistica e a fornire parcheggi e le altre infrastrutture necessarie, il progetto prevede un ingresso rinnovato con un rivestimento in legno massiccio di quercia europea proveniente da fonti certificate eco-consapevoli.

Gli esperti di sostenibilità Norman Disney & Young hanno contribuito a promuovere l’approvvigionamento locale, la riutilizzabilità e la riduzione del carbonio incorporato. Si tratta di uno sforzo per fornire spazi di lavoro retrofit di alta qualità evitando la demolizione degli edifici preesistenti, cosa fondamentale nella transizione verso il net zero. Gli edifici obsoleti possono non essere adatti allo scopo, ma i clienti più intelligenti capiscono che il valore dell’architetto risiede in parte in questa attitudine di riuscire a fare di più con meno. Un approccio olistico in termini di esperienza e costruzione sostenibile l’intervento su due livelli ridefinisce l’ingresso urbano a Broadgate. Crea il secondo edificio per uffici a Londra ad accesso ciclabile. E il nuovo percorso offre un viaggio inusuale, dalla strada alla scrivania, per tutti gli utenti.

Per approfondire: Sustainable architecture

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