Siamo in un momento di grande effervescenza per il mondo dell’architettura passiva. Ogni giorno ci sono nuovi prodotti, nuove ricerche, nuove proposte. Si parla molto di alte prestazioni nell’edilizia, di architettura eco-sostenibile, di design passivo. Ma cosa si intende veramente con questi termini?
Con architettura passiva si identificano quelle costruzioni capaci di garantire il benessere termico e il comfort abitativo, riducendo il bisogno di ricorrere a impianti di riscaldamento o raffrescamento. Ma ottengono questo risultato soprattutto attraverso i materiali, il design e gli accorgimenti tecnologici che adottano. In questo modo minimizzano i consumi di energia.
La casa passiva
La cronaca ci parla di nuove indicazioni normative per gli edifici che saranno sempre più prescrittive in termini di prestazioni energetiche, e che dovrebbero contribuire a realizzare edifici migliori e più sani. Questo vale sia per il progetto di una nuova costruzione che per il retrofit di un fabbricato esistente, dalla casa unifamiliare all’edificio commerciale.
Con l’espansione di queste conoscenze, sempre più persone si rendono conto che possono costruire edifici più sani e più efficienti dal punto di vista energetico ricorrendo all’architettura passiva con meno carbonio incorporato rispetto al passato. Inoltre la concorrenza e l’innovazione all’interno dell’industria edilizia fa in modo che i prodotti per la casa passiva costino sempre meno.
Certificazione
Già ci siamo occupati di questi temi in altri articoli, qui vorremmo focalizzarci su un aspetto particolare. Uno dei segnali più significativi sulla salute dell’emergente industria dell’edilizia passiva è la crescita accelerata della costruzione di case ecologiche in tutto il mondo. Dal 2014 il numero di progetti certificati annualmente da Phius, una delle due organizzazioni nord americane attraverso le quali è possibile ottenere la certificazione di Casa Passiva, è più che triplicato. Nel frattempo, la metratura dei progetti certificati Phius è raddoppiata dal 2021 al 2022, da 56.000 a 112.000 metri quadrati. Questo in aggiunta ai 3,5 milioni di metri quadrati di area già certificata dal Passive House Institute fino al gennaio 2023.
Prodotti per l’edilizia passiva
Se ci focalizziamo sulla varietà e disponibilità di prodotti per l’edilizia passiva, sarebbero state impensabili meno di dieci anni fa. Negli ultimi anni, questa avversità è diminuita. Nel contempo le reti di approvvigionamento si sono espanse. E la conoscenza dei vantaggi della casa passiva e della costruzione ad alte prestazioni è diventata più diffusa. Di conseguenza, le porte si stanno aprendo. E assistiamo all’ingresso sul mercato di numerosi nuovi prodotti ad alte prestazioni.
Come afferma Michael Ingui, partner di Baxt Ingui Architects e fondatore di Passive House Accelerator: “Data la crescita esponenziale nel mercato ad alte prestazioni che abbiamo visto solo negli ultimi dieci anni, credo che il prossimo decennio sarà definito dall’innovazione dei prodotti, dai miglioramenti nell’approvvigionamento e da nuovi materiali che alla fine renderanno gli edifici più sani e più sostenibili.”
Data la crescita esponenziale nel mercato ad alte prestazioni che abbiamo visto solo negli ultimi dieci anni, credo che il prossimo decennio sarà definito dall’innovazione dei prodotti, dai miglioramenti nell’approvvigionamento e da nuovi materiali che alla fine renderanno gli edifici più sani e più sostenibili
Prestazioni
La creazione di involucri più ermetici è certamente parte integrante del miglioramento delle prestazioni degli edifici passivi. Ed è necessario per arrivare alla certificazione Passive House. Questo dato svolge, negli edifici, un ruolo più importante di quanto si possa pensare. La tenuta all’aria è una parte cruciale del sistema costruttivo dell’edificio poiché mantiene l’aria all’interno della casa passiva separata dall’aria esterna. Ciò si traduce in minori costi di riscaldamento e raffreddamento associati alla progettazione di case passive. Le finestre ad alte prestazioni sono parte integrante di questo tipo di soluzione.
Habitat salubre
La tenuta dell’aria è importante anche per la salute degli abitanti. Tutta l’aria che entra nell’edificio viene diretta attraverso sistemi di ventilazione meccanica. Queste tecnologie sono un’altra caratteristica della costruzione di case passive. Se dotati di un sistema di filtrazione i sistemi di ventilazione possono fornire un flusso costante di aria fresca priva di inquinanti e allergeni. Per le persone con allergie, in aree ad alta pollinazione, questo può cambiare la vita. E per coloro che vivono in aree in cui gli incendi sono comuni, un sistema più robusto dotato di filtri a carbone può addirittura mantenere le loro case praticamente prive di fumo.
Consumare meno energia
L’imperativo delle case passive è quello di usare poco l’impianto di riscaldamento e quello di raffrescamento e, conseguentemente, consumare meno energia. Infine, poiché i componenti necessari per rendere gli edifici più efficienti diventano sempre più comuni, una nuova generazione di produttori sta iniziando ad affrontare anche il problema del CO2 compiendo scelte sui materiali in cui il carbonio incorporato è ridotto a tutto vantaggio della salute umana. Questo significa utilizzare materiali naturali o riciclati, produrre senza l’uso di combustibili fossili. In altre parole significa fabbricare prodotti che non rilascino composti organici volatili (COV) e altre sostanze chimiche nocive durante la fase iniziale del loro ciclo di vita.
Si ottiene una maggiore sostenibilità ed efficienza energetica raggiunte grazie a una forma di climatizzazione passiva. Passiva in quanto non derivante solo da impianti tradizionali (quali caloriferi e radiatori). Ma che sfrutta l’orientamento dell’edificio, l’irraggiamento solare, le qualità dei materiali, la ventilazione.
Per approfondire: The Passive House Institute (PHI)
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