A cosa servono i concorsi e i premi d’architettura? Per esempio a promuovere un’architettura attenta alle questioni etiche, sensibile all’estetica e all’ecologia. A parlare di una architettura contemporanea, ma anche rispettosa del passato. In grado di presentare progetti che favoriscano il dibattito sull’architettura sia tra gli addetti ai lavori che con il pubblico, in generale. A rappresentare un’architettura in armonia con l’ambiente naturale e con quello costruito dall’uomo.
L’ottava edizione del premio Swiss Architectural Award si conferma uno dei concorsi di architettura più prestigiosi (ed ingenti) al mondo. È composta da un comitato di advisor formato da architetti e critici dell’architettura di rinomanza internazionale.
L’ottava edizione dello Swiss Architectural Award
L’edizione 2022 dello Swiss Architectural Award ha visto la partecipazione di molti ottimi candidati. L’assegnazione del premio ha impegnato la giuria, presieduta, dall’architetto Mario Botta, e formata dai tre decani / direttori delle facoltà (ovvero i professori Walter Angonese, Dieter Dietz e Tom Emerson). La scelta preliminare dei candidati al premio è stata operata da un comitato di advisor prescelti dall’organizzazione. L’evento, con cadenza biennale, è promosso dal 2018 dalla Fondazione Teatro dell’architettura.
Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni considerati “giovani professionisti”, enza distinzione di nazionalità e che abbiano realizzato almeno tre opere significative. Il premio ammonta a 100.000 franchi svizzeri e quest’anno verrà consegnato il 4 maggio 2023 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana. In occasione della cerimonia verrà inaugurata l’esposizione dei progetti di tutti i partecipanti.
La scelta
Xu Tiantian – DnA Design and Architecture è stata scelta fra 26 candidati provenienti da 14 paesi di tutto il mondo. Ma va detto che tutti i lavori presentati hanno pienamente risposto alle attese dei promotori e della giuria del premio. La giuria ha attribuito all’unanimità lo Swiss Architectural Award 2022 alla vincitrice. I tre progetti premiati riguardavano: il riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (2016-2017), la fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (2017-2018) e l’intervento di riuso delle cave di Jinyun (2021-2022).
Le motivazioni
Nelle motivazioni la commissione ha voluto sottolineare che: “Le opere presentate da Xu Tiantian, situate nelle contee di Songyang e Jinyun (un’area rurale della provincia di Zhejang, in Cina, caratterizzata da un paesaggio per un verso preservato nella sua struttura tradizionale e per un altro minacciato dal processo di spopolamento indotto dalla migrazione dei più giovani nei centri urbani della regione), hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta, caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente e effimero, tra riuso e intervento ex-novo”.
Le opere presentate da Xu Tiantian, situate in un’area rurale caratterizzata da un paesaggio per un verso preservato nella sua struttura tradizionale e per un altro minacciato dal processo di spopolamento indotto dalla migrazione dei più giovani nei centri urbani della regione, hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta.
Gli obiettivi
La giuria ha riconosciuto nell’opera di Xu Tiantian piena consonanza con gli obiettivi dello Swiss Architectural Award, premio che si propone di favorire, attraverso il coinvolgimento delle tre Scuole di architettura svizzere, il dibattito pubblico sul ruolo dell’architettura nella società contemporanea, ancora più urgente nell’attuale periodo di crisi.
Caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente e effimero, tra riuso e intervento ex-novo.
La vincitrice
L’architetto Xu Tiantian (Fujian, 1975) ha conseguito il Bachelor alla Tsinghua University di Beijing e il Master of Architecture in Urban Design alla Harvard University Graduate School of Design. Dopo un’esperienza professionale negli Stati Uniti e in Olanda (allo Studio OMA), ha fondato a Pechino lo studio DnA Design and Architecture. Ha vinto numerosi premi, nazionali e internazionali. Nel marzo 2018 l’AEDES Architecture Forum di Berlino le ha dedicato la mostra Rural Moves – The Songyang Story.
Tre opere in armonia
Ad osservare le opere premiate si avverte la ricchezza e la solidità delle proposte. La sapienza nell’uso dei materiali. La grande sensibilità nei confronti dei siti d’intervento e del paesaggio in generale. In una parola la competenza sui temi del progetto. Nel caso del riuso del ponte Shimen, sul fiume Songyin, Xu Tiantian riesce a coniugare rispetto dell’esistente e nuove esigenze funzionali, in un abile disegno di cucitura tra preesistenza, intervento architettonico e paesaggio.
La stessa abilità che si nota nel progetto di riuso delle cave di Jinyun. Affascinante luogo paesaggistico in cui l’architettura fa da contrappunto, da elemento equilibratore. Dove ogni ingrediente trova la sua collocazione in armonia con un paesaggio unico e protagonista.
Un tocco di tradizione, nella scelta dei materiali e nella qualità degli spazi, come avviene nella Fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai.
Nel sito www.swissarchitecturalaward.com è possibile reperire tutte le informazioni sull’edizione in corso e sulle precedenti.
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