Checchè se ne dica, il gres porcellanato si è ritagliato, e continua tutt’ora a farlo, un posto di rilievo tra i materiali più gettonati nell’edilizia contemporanea. Tuttavia, l’aver sempre più messo piede in ambienti simil-altro, fosse questo “altro” legno, cemento o marmo, non è solo dovuto ad una questione di stile o di tendenze passeggere. Il gres, oltre ad essere versatile, matericamente piacevole e disponibile in diversi formati, è anche anallergico, inodore e duraturo. Non trattiene sporco e batteri. È facile da posare, non brucia e resiste al gelo. Ma non è tutto. Non contenendo plastica, il gres porcellanato è tra i pochi ad essere altamente compatibile con l’ambiente. Ecco perché dopo il legno di Riva 1920, ne esploriamo di seguito le potenzialità attraverso l’impegno green di una grande azienda come Ceramiche Refin: sostenibilità oltre tendenza e qualità, infatti, non è cosa da poco!
Cos’è il gres porcellanato e come si distingue dalla comune ceramica?
Il gres porcellanato è uno dei tanti materiali ceramici dotati di caratteristiche e destinazioni d’uso proprie, quali cotto, monocottura, bicottura e clinker. Tecnicamente, le norme UNI stabiliscono che il gres sia la ceramica avente un coefficiente di assorbimento dell’acqua minore dello 0,5%. Più semplicemente, si tratta di una ceramica a pasta compatta e dura, colorata e non porosa. La parola “grès” indica, di fatto, che la massa ceramica della piastrella è estremamente greificata. Ovvero compatta al punto tale da garantire l’eccezionale resistenza che la contraddistingue. Il risultato è un impasto di argilla magra, poco refrattaria, cotta al forno (1200-1400 C°) fino a raggiungere uno stato di vetrificazione non porosa che gli conferisce impermeabilità. Da questa caratteristica discende, poi, anche il più alto grado di resistenza alla flessione. Vale a dire la massima tensione che il materiale, quando sottoposto ad una crescente azione di flessione, arriva a tollerare prima di rompersi.
Come se non bastasse, un’altra qualità da non sottovalutare è la sua elevatissima resistenza all’abrasione. Ovvero la resistenza che la superficie oppone al movimento di corpi, superfici o materiali a contatto con esso. Questo perché, quando sottoposti ad elevate temperature, argille e feldspati pregiati si trasformano in piastrelle di grès con caratteristiche di antigelività, resistenza agli urti, ai graffi ed agli attacchi chimici straordinarie.
Ma perché può essere considerato un materiale altamente eco-sostenibile e sicuro?
Rispetto ad altri materiali utilizzati in architettura, la ceramica è già di per sé una scelta sostenibile e sicura perché nasce da un mix di materie prime naturali la cui estrazione rispetta l’ambiente. Tant’è che, per sua natura, è inerte e non emette VOC anche in caso di esposizione alla luce diretta del sole. Non contiene sostanze tossiche quali ftalati, formaldeide, solventi, ammorbidenti o altri additivi chimici.
È un materiale riciclabile al 100% e può essere smaltito senza rischi per l’ambiente. Per di più, grazie all’ottima conducibilità termica, consente un risparmio energetico quando applicato con sistemi di riscaldamento a pavimento o a parete. È chiaro poi che spetta all’ethos e alla credibilità aziendale il certificare che logistica, distribuzione e messa in posa siano egualmente sostenibili. Anche per questo, dunque, facciamo riferimento a Ceramiche Refin per esplorare le numerose potenzialità di un prodotto edilizio dalle molteplici qualità. Dalla produzione al confezionamento del prodotto, infatti, Ceramiche Refin accerta il 100% della riciclabilità ed i massimi standard di rispetto ambientale. Conosciamo quindi insieme come l’azienda si è, nel tempo, affermata nell’industria edilizia internazionale.
In cosa è radicata la forza di Ceramiche Refin?
Facendo parte del primario gruppo ceramico mondiale qual è il Gruppo Concorde, Ceramiche Refin propone un’ampia gamma di soluzioni in gres porcellanato dal 1962. L’instancabile impegno nella ricerca estetica e nell’innovazione tecnologica ha concesso all’azienda di raggiungere, in tempi non sospetti, livelli di eccellezza sia nel prodotto che nei processi produttivi. La capacità produttiva di Ceramiche Refin supera i 7 milioni di mq l’anno. Ed è supportata da impianti all’avanguardia per la realizzazione delle grafiche e delle attività di post-lavorazione. Tutte le fasi del processo produttivo sono sottoposte a rigorose procedure di controllo qualità. Gli eccellenti standard qualitativi dei loro prodotti sono, infatti, attestati dalle più prestigiose certificazioni internazionali.
Inoltre, Refin progetta e produce interamente in Italia, attraverso una gestione aziendale fondata proprio sul rispetto dell’ambiente. Il segreto per poter tradurre il tanto ostentato “Made in Italy” in un motivo di successo sta infatti nel non interpretarlo come una mera questione di stile, ma come un modello produttivo. È così dunque che loro coniugano l’espressività storica e culturale tipicamente italiana con l’etica del lavoro che contraddistingue la tradizione manifatturiera del Bel Paese. Non è un caso, a questo riguardo, che i Refin abbiano sottoscritto il codice etico sul Made in Italy redatto dal Consiglio direttivo di Confindustria Ceramica. Con questo, si sono impegnati a dichiarare con trasparenza l’origine di tutti i loro prodotti.
Ma, nello specifico, in che modo Ceramiche Refin è diventata un’azienda pioniera della sostenibilità ceramica?
C’è subito da dire che, come accennato, l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente, in quanto patrimonio delle generazioni future, è, da sempre, uno dei valori fondanti della mission di Ceramiche Refin. Puntando a ridurre l’impatto ambientale del proprio ciclo produttivo, sono infatti riusciti a raggiungere il 100% del riciclo delle acque di produzione, ottimizzando così l’uso delle risorse idriche. In maniera analoga, poi, riciclano anche il 100% dei materiali di scarto, riutilizzandoli internamente o facendoli recuperare da enti terzi.
Nell’ultimo decennio, inoltre, l’azienda ha avviato un percorso di ristrutturazione e ottimizzazione delle fasi produttive installando impianti di ultima generazione. Tra le modifiche impiantistiche, le più significative riguardano l’impianto fotovoltaico che genera energia elettrica utilizzata per il fabbisogno della sede uffici e il sistema di recupero del calore generato dai forni per riutilizzarlo nel ciclo produttivo. Per di più, l’impianto di cogenerazione per generare energia elettrica a copertura del fabbisogno delle utenze ed energia termica necessaria per le fasi di preparazione dell’impasto atomizzato consente un risparmio annuo di gas metano paragonabile al consumo di più di 1500 auto. Tali interventi, dunque, non hanno solo permesso di diminuire l’impatto ambientale. Questi hanno contemporaneamente aumentato la produzione, riuscendo a ridurre le emissioni nonostante il continuo ampliamento produttivo.
E dal punto di vista formale, come si esprime tanta dedizione, ricerca e qualità?
È la perfetta imperfezione di natura e arte a costituire la principale fonte di inspirazione di Refin Studio. Questo, assieme al laboratorio creativo DesignTaleStudio, incentiva la dedizione all’innovazione di un team di professionisti ceramici e importanti collaborazioni con i protagonisti dell’attuale “scena progettuale”. Ad esempio, all’ultimo Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredo-bagno tenutosi a Bologna nel settembre 2021, Refin ha reso omaggio alla tradizione storica e artistica italiana. Tre sono state le collezioni presentate con lo scopo di vestire di emozioni ogni progetto di architettura ed interior design. Tra queste, i riflettori ssono stati puntati su Affrescati, Cortina e River.
La prima propone un’interpretazione, suggestiva ed eclettica, della storia e della bellezza degli affreschi murari italiani. Una ricca tradizione artistica che è stata proiettata nella contemporaneità mediante superfici intensamente materiche, contraddistinte da lievi ondulature, segni di spatolature e un’originale stratificazione cromatica. Tutte portatrici di un’identità ricercata che crea sofisticate scenografie.
Con Cortina, poi, la saggezza ancestrale e la sapienza artigianale vengono reinterpretate per sottolineare l’esclusività del lusso quotidiano. La collezione racconta diverse essenze e vari gradi di invecchiamento del legno. Il risultato è frutto di un accurato e meticoloso percorso di ricerca volto alla scelta delle doghe più particolari per proporre un prodotto del tutto esclusivo.
L’ultima, invece, richiama il particolare fenomeno naturale legato all’azione erosiva dell’acqua, elemento naturale che da sempre plasma le pietre dei fiumi. Nei punti in cui la pietra emerge, l’effetto rimane materico e strutturato, mentre quando è immersa viene levigata dall’acqua e ammorbidita nei contrasti, beneficiando di un aspetto più delicato ed elegante.
Cos’è che, in definitiva, non può che ulteriormente convincerci che la ceramica sia la scelta giusta per ogni esigenza di casa?
La ceramica è una scelta sicura, perchè, già di per sé, è un materiale sicuro, naturale e adatto per ogni ambiente. Non rilascia sostanze nocive, è sostenibile, non brucia, è riciclabile e resistente, si posa facilmente e dura a lungo. La costante ricerca di nuove opportunità che la tecnologia ci offre per rendere sempre più compatibile la produzione industriale con l’ambiente in cui vivranno le future generazioni è quindi un’approccio imprescindibile per realtà aziendali sempre più proiettate ad abbracciare la cosiddetta “filosofia green”. Perché è impegno di tutti battersi per lo sviluppo di prodotti dal basso impatto ambientale, che possano dare impulso a progetti di edilizia sostenibile sempre più efficienti ed efficaci!