Artista che unisce natura, riciclo e umanità, creando un’arte per tutti che sposa due tecniche dell’arte contemporanea: street art e assemblagé di oggetti preesistenti.
Ma intorno al suo lavoro vi è anche una sorta di performance/azione, non fatta in prima persona dall’artista, ma pensata con lo scopo di far compiere azioni-movimenti ai fruitori dell’opera.
Ma chi è l’artista capace di amalgamare tutti questi “ingredienti”?
Thomas Dambo è un’artista con sede a Copenhagen, in Danimarca con un master in design. Avvia la sua carriera di artista green coinvolgendo l’ambiente verde che gli sta intorno e trasforma ciò che distrugge la natura e il nostro pianeta, in meravigliose e suggestive sculture.
Create con oggetti di scarto come i pallet, che raccoglie in giro per le città in cui si trova e dove alla fine realizzerà e assemblerà le sue opere.
Dambo vuole che le persone si accorgano del valore dei rifiuti, coinvolgendo lo spettatore a ritornare in sintonia con la natura circostante. Leggendo queste righe non pensiamo a un’artista di vecchia data già raccontato in precedenza?
La sua tecnica e le sue ispirazioni sembrano affini a quelle dell’artista Kurt Schwitters; entrambi impegnati a volere suggestionare il pensiero delle persone, raccogliendo il mondo cestinato in giro per le strade.
Nel caso di Thomas tutto questo avviene con le sue creazioni più suggestive, cioè giganteschi troll realizzati in legno.
Nascosti nei boschi, tra alberi secolari e ambienti incontaminati, i giganti raccontano di natura, riciclo e umanità, plasmati su un’idea di mondo fantastico come se fossero stati creati per un cartone o una fiaba.
Ognuno dei suoi troll racconta una storia: per esempio Runde Rie che si trova in Danimarca a Lindenborgvej. Dambo nella sua pagina Facebook a proposito di questo troll dice: “Runde Rie catching a dream or two” . Questi luoghi in cui si trovano i Troll sono divenuti persino una destinazione di escursione molto popolare.
Cercare i troll diventa un’avventura, come una sorta di gioco a nascondino, per bambini e adulti, diventa un modo di riscoprire la natura insieme allo spirito d’avventura.
Se vuoi dare un’occhiata e saperne di più, sul sito ufficiale di Thomas è presente anche una mappa che segnala alcuni troll.
I Troll non sono le uniche opere realizzate dall’artista
Happy Wall – Interactive pixel streetart – fu creato sui muri del cantiere della metropolitana di Kgs Nytorv a Copenaghen dal 2018 al 2019.
La Wall è composta da 1728 pixel di legno che possono essere capovolti per visualizzare messaggi; infatti questa parete è stata utilizzata per diversi video promozionali e da turisti e persone per scambiarsi messaggi in modo divertente.
The Future Forest – una foresta fatta di plastica?
Anche se non si vede, non vuol dire che non ci sia, di cosa stiamo parlando?
Della plastica, protagonista di questa storia. Colei che ritroviamo e ritroviamo oggi sulle rive della nostre spiagge e che si è impossessata della natura.
Ci troviamo a Città del Messico, Thomas e il suo team insieme ai pepenadores (gli spazzini) che per Dambo rappresentano degli eroi, poiché rendono invisibile ai nostri occhi la presenza di rifiuti. Con la partecipazione anche dei loro figli, più di 700 studenti, un orfanotrofio, una casa per anziani e più di 100 volontari. In due mesi hanno trasformato 3 tonnellate di rifiuti di plastica in una foresta colorata con migliaia di alberi, piante, fiori e animali.
Thomas Dambo è colui che unisce natura, riciclo e umanità, crea consapevolezza e sensibilizzazione, raccontando ciò che la mano dell’uomo ha fatto, ha distrutto. Con il suo punto di vista del tutto differente è riuscito a plasmare il brutto in bello.