Una bellezza sostenibile usa lo storytelling
La chiave per rompere la “camera dell’eco” della bellezza è raccontare le storie delle persone. Persone che si trovano dietro la catena di approvvigionamento e la produzione sostenibile.
IL FUTURO
Sicuramente i prossimi passi riguardano come creare contenuti coinvolgenti che raccontino una storia guidata. Questo servirà per interagire meglio con i consumatori in materia di sostenibilità. Un esempio di come è stato ben istituito questo principio è quello di Natura & Co. Infatti, hanno lanciato recentemente un canale streaming gratuito riguardante le ambizioni ambientali e sociali del brand.
L’obbiettivo era estendere il messaggio ad un pubblico più ampio; ma la vera questione è un altra. Come possono i brand estendere la loro messaggistica oltre gli scaffali, il marketing e i social in una narrazione video?
Come ha suggerito Sam Sutaria, capo della strategia di WaterBear: “La fiducia nei marchi è ai minimi storici. Le persone non rispondono necessariamente come fanno di solito alla pubblicità tradizionale. È qui che arriviamo alla narrazione”.
ROMPERE LA “CAMERA DELL’ECO” IN CHIAVE SOSTENIBILE
“… Dal punto di vista dell’impatto, coinvolgere nuove persone e nuove reclute nello spazio ambientale è qualcosa di molto, molto interessante per noi”. Queste le parole ancora di Sutaria, dove il concetto è basare sulla storia il brand per renderlo eccitante. L’idea era “rompere la camera dell’eco” delle comunicazioni sulla sostenibilità, attraverso lo storytelling collaborativo.
Si tratta di trasformare i risultati sulla sostenibilità delle major di bellezza in storie con cui le persone potrebbero “coinvolgersi molto profondamente”, ha affermato Sutaria. Nello specifico ci si concentrerà sulla “narrazione atomica“, sui singoli personaggi, eventi e storie di bassa statura, lontana dalla narrazione ambientale tradizionale. L’obiettivo è quello di realizzare storie “vive, respiranti, emotive ed empatiche”.
“COMUNITÁ E COLLABORAZIONE” PER ROMPERE LA “CAMERA DELL’ECO”
“Costruzione della comunità e collaborazione: queste due C saranno le due C del prossimo decennio. Dobbiamo unirci su questi temi e imparare gli uni dagli altri. Vogliamo provare a dare quell’approccio diverso e basato sulla trama a WaterBear; siamo una rete in tutti i sensi”. Ancora una volta le parole di Sutaria sono esplicative.
“…Quello che vogliamo fare è mantenere la piattaforma libera e costruire una coalizione di marchi appositamente costruiti che portino tutti qualcosa di diverso in tavola. Abbiamo selezionato accuratamente i settori con cui volevamo lavorare – bellezza, energia, abbigliamento, macchine fotografiche”, ha detto.
LA BELLEZZA SOSTENIBILE CON UN FOCUS SULLE PERSONE
Ci deve essere una maggiore sensibilizzazione per rendere ancora più coinvolgente la sostenibilità per le persone. Bisogna far sentire più forte le voci indigene e “portare quelle voci nelle board e alle persone”. Questo perché sono parte rilevante per le catene di approvvigionamento sostenibili. In parole povere si tratta di posizionare le persone come parte integrante della natura in una connessione umana e naturale.
IL CONCETTO DI CITTADINANZA PER ROMPERE “LA CAMERA DELL’ECO”
Marcelo Behar, vicepresidente della sostenibilità presso Natura & Co, ha affermato che riusciranno a comunicare ampiamente la visione della sostenibilità per il 2030.
“Per renderlo una realtà, dobbiamo collegare i nostri consulenti e rappresentanti, colleghi, comunità e clienti con partner innovativi e menti creative in tutto il mondo”, ha affermato Behar.
“Le sfide future ridefiniranno il nostro concetto di cittadinanza. Ecco perché siamo lieti di intraprendere questo viaggio. Il team comprende che per toccare i cuori e le menti dei cittadini dobbiamo coinvolgerli con contenuti avvincenti che ispirano tutti ad agire”, ha affermato.
Ma cosa ha portato questo percorso fino ad ora in termini di risultati per Natura&Co? L’anno scorso si è classificata come una delle aziende di bellezza più “inclusive e diversificate” al mondo.
Questo cambiamento è all’inizio ma, il nuovo concetto di fusione tra natura e persone porterà cambiamenti rivoluzionari per un nuovo passo verso una comunicazione sostenibile.